Prato prima in Italia per i servizi agli animali
Prato è in cima alla classifica italiana stilata da Legambiente per i servizi offerti agli animali: in base al rapporto "Animali in città", l'indagine svolta sui Comuni capoluogo di Provincia per la tutela e la gestione degli amici a quattro zampe, Prato è risultata al primo posto insieme a Genova, Parma e Pordenone. Il Comune infatti è dotato del canile municipale Il Rifugio, del canile sanitario, e dell'Oasi Felina la Bogaia - una realtà unica in Italia, che accoglie anche cavalli, cani reduci da incidenti, capre, paperi, germani e animali sequestrati dall'Autorità giudiziaria - , compie annualmente il censimento delle colonie feline, gestisce il servizio di accalappiatura dei cani randagi, il soccorso 24 ore su 24 compresi i festivi per cani e gatti feriti e il servizio veterinario gratuito per i gatti ammalati a disposizione delle custodi delle centinaia di colonie feline di tutti i Comuni della Provincia. Amore e cura degli animali non significano solo dare da mangiare o da bere, ma curare, proteggere dai parassiti, prevenire il randagismo e tutelare così il territorio, come hanno spiegato stamani all'Oasi Felina de La Bogaia il dottor Augusto Bassolino, responsabile dell'Ufficio Animali del Comune, Patrizia Nocerino, presidente dell'associazione Qua la zampa, che gestisce il canile Il Rifugio, Annamaria Marchettini, presidente dell'associazione Amici della Bogaia, Francesca Cammarata e Gabriella Barabesi, storiche antesignane dei diritti degli animali a Prato, e le tante volontarie che operano al gattile e al canile. Assente più che giustificato l'assessore ai Diritti degli animali Dante Mondanelli, grande sostenitore dei progetti per il canile e per l'Oasi di Bogaia, che teneva molto ad essere presente, ma che ha dovuto portare dal veterinario il proprio cucciolo e rimanergli vicino.
Un lavoro prezioso e quotidiano quello dei volontari, grazie al quale per il quinto anno consecutivo è stato registrato un saldo favorevole tra ingressi e adozioni registrate al canile sanitario e al Rifugio. L'anno scorso sono stati dati in affidamento 212 cani e 30 hanno cambiato padrone senza passare per il canile grazie all'impegno e all'interessamento dell'associazione e dell'Ufficio comunale Animali. Attualmente sono circa 100 i cani ospitati nella struttura. Per quanto riguarda l'Oasi di Bogaia, nel 2012 sono entrati e sono stati accuditi 504 gatti, di cui 372 cuccioli e 132 adulti, e sono stati sono stati adottati ben 379 con le spese di sterilizzazione a carico dell'adottante. A questi dati si aggiungono quelli dei primi 6 mesi del 2013: sono entrati nell'Oasi 300 mici e sono stati affidati 232. In proiezione quest'anno gli ingressi supereranno quota 600 e l'obiettivo è di affidarli tutti. Inoltre, grazie all'opera di informazione e diffusione delle buone pratiche messa in campo dall'Ufficio Animali e dalle associazioni, il randagismo felino ha finalmente imboccato la fase discendente: da circa 3.000 gatti da sterilizzare censiti 5 anni fa siamo passati a 600 nel 2012. Nel 2011 e nel 2012 sono state effettuate 1.050 sterilizzazioni di gatti randagi sull'intero territorio provinciale attraverso la convenzione con i veterinari e il finanziamento della Usl 4 di Prato. A queste si aggiungono le 574 fatte dai privati che hanno adottato i gatti dell'Oasi di Bogaia: «Il primato che Legambiente ci riconosce è il frutto di anni di lavoro compiuti dalle associazioni animaliste della città e dal Comune - ha detto Augusto Bassolino - Il trattamento che riserviamo agli animali è indice del grado di civiltà di un territorio. Il risultato di Prato è tanto pià importante se si pensa che nelle grandi città capoluogo solo il 61% in Italia possiede strutture per il ricovero e la tutela degli animali». «Siamo davvero orgogliosi di dire che si tratta di servizi veri, non fittizi, che funzionano davvero 24 ore su 24 - hanno aggiunto le rappresentanti dell'Oasi - Sia al canile che a La Bogaia garantiamo un buon livello di vita degli animali e ci assicuriamo che questo avvenga anche nelle famiglie a cui li affidiamo. Tutelare un territorio significa anche curarsi degli animali che ci vivono».
Il Servizio Sos Animali nel 2012 ha ricevuto 3.500 chiamate da parte dei cittadini, ha recuperato e portato al canile 301 cani randagi, ne ha rintracciato e riaccompagnato a casa dai padroni circa 700 e ha soccorso 267 animali feriti tra cani, gatti, conigli e piccioni.
cb
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