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Comune di Prato

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18/07/2013 10:11
verdi Cultura Mercoledì 24 luglio, ore 21,30, piazza del Comune, ingresso libero

“Aspettando Rigoletto al Castello” ovvero Il costume con la gobba

I registi dell'opera la Castello il 30 e 31 luglio saranno Cristian Basci e Fabrizio Corucci

Mercoledì 24 luglio, alle 21,30, in piazza del Comune, ad ingresso libero, si terrà lo spettacolo “Aspettando Rigoletto al Castello” ovvero "Il costume con la gobba", in cui quattro cantanti  lirici (insieme ad un un attore ) eseguiranno le più belle arie ripercorrendo  la storia dal 2010 ad oggi de "L'opera con tre soldi", formula che ha riportato la lirica a Prato.  Aspettando "Rigoletto" , nel bicentenario della nascita di Verdi, in programma il 30 e 31 luglio al Castello dell'Imperatore. “Rigoletto” nella Prato Estate   al Castello quest’anno conta sulla regia di due professionisti che del progetto “L’opera con tre soldi” dell’assessorato alla Cultura, fanno parte fin dall’inizio dell’avventura che ha contribuito a riaccendere la passione dei pratesi per la lirica. Cristian Biasci è scenografo che lavora nei teatri più prestigiosi ( non solo italiani). Per il Castello ha firmato le scene di Boheme del 2011 e di “All’alba vincerò” del 2012. Fabrizio Corucci è artista polivalente: prima di tutto cantante, baritono; poi attore di presenza scenica d’effetto, fa parte di cast di musical ( di recente al Politeama con “Il gobbo di Notre Dame” . Con l’opera a Prato è stato Schaunard in Boheme del 2011 e Ping nella Turandot del 2012 con un Pang e un Pong, ministri della Principessa pucciniana, tenori d’origine cinese. Biasci e Corucci firmano la regia e le scene di questa singolare proposta verdiana, inserita nel progetto “Prato-Verdi”, idea di Goffredo Gori. E l’idea dell’allestimento di Biasci-Corucci è quella di un palcoscenico “con la gobba”: una struttura anomala come la gobba di Rigoletto, vertiginoso, in discesa verso un pianoforte a coda che si staglia su un bianco e nero, opposti come bene e male, come luogo aperto sulle rive del Mincio o come interno chiuso di un palazzo del Duca di Mantova, o il giardino-prigione di Gilda, unica innocente vittima de “La Maledizione”. I personaggi hanno i costumi (Studio Rami) con connotazioni moderna, ma rimaneggiata con segni storici. Questa l’idea visiva del Rigoletto 2013 - Opera con tre soldi , “fabbicata” anche quest’anno da “Fabbrica d’Opera”.

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