"I blitz di Milone sono razzisti? allora sono razziste anche le Forze di Polizia"
In merito ai recenti controlli messi a segno dalle forze dell'ordine contro il sistema organizzato di illegalità presente sul nostro territorio nel distretto parallelo, l'assessore alla Sicurezza, Aldo Milone, dichiara quanto segue:
"La segretaria del Pd, Ilaria Bugetti, ha dichiarato che "i blitz di Milone sono razzisti". Forse ancora non ha capito che vengono effettuati dal gruppo interforze. Quindi sono razziste anche le Forze di Polizia. Come immagino che sia razzista anche la Guardia di Finanza che ha recentemente compiuto una serie di controlli e sequestri. La recente scoperta di una baraccopoli cinese, il ritrovamento quasi quotidiano di lavoratori al nero, di cui si è perso il conto, nelle confezioni cinesi, idem per i clandestini e i bambini che dormono in tuguri, tutto ciò è invenzione del sottoscritto. La giustifico per un solo motivo: è troppo impegnata a fare il Sindaco di Cantagallo e quindi devo supporre che non conosca a pieno la realtà pratese. Bugetti non ha ancora compreso che solo grazie a quest'attività di controllo di tutte le Forze di Polizia ed altri Enti sta emergendo, purtroppo, una realtà crudele. Realtà che porta Prato ad avere un triste primato, di cui volentieri si farebbe a meno, a livello nazionale se non europeo, quale città con la più alta evasione. Per questo, e mi rivolgo ai pratesi, mi piacerebbe sapere se questa lotta all'illegalità è da considerare razzista o è razzista chi, pur sapendo, non ha mai manifestato chiaramente e pubblicamente la sua disapprovazione verso chi sfrutta i lavoratori, i clandestini e inoltre costringe i bambini a vivere in ambienti fatiscenti.
In realtà i veri razzisti sono quelli che non pagano tasse e tributi, vivono di illegalità e sfruttano il territorio, gravando sulle spalle dei cittadini onesti. Non avere ancora capito tutto ciò e anzi continuare a difendere le tesi delle vecchie amministrazioni di centrosinistra, è un chiaro messaggio ai pratesi. Con la sinistra alla guida dell'Amministrazione la città piomberebbe di nuovo nel pieno degrado del sistema organizzato di illegalità, che la giunta Cenni combatte da quattro anni, e che invece si è radicato e ha prosperato in passato a Prato grazie ai silenzi e all'inettitudine delle sinistre".
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