Il Rinascimento torna a casa
Il Rinascimento torna a casa. Tra un mese esatto inizieranno ad arrivare a Prato i dipinti che, assieme ai capolavori della collezione del Museo di Palazzo Pretorio, saranno protagonisti della mostra “Da Donatello a Lippi. Officina pratese”. «Fra il primo e il secondo piano di Palazzo Pretorio, che torna finalmente accessibile alla città e ai turisti dopo oltre 16 anni di chiusura - dichiara l'assessore alla Cultura Anna Beltrame - dal 13 settembre al 13 gennaio saranno esposte oltre 60 opere, circa tre quarti delle quali provenienti da musei italiani e dall'estero, per mettere in luce - come mai prima - il ruolo cruciale che Prato ebbe nella storia dell'arte rinascimentale».
La mostra, curata da Andrea De Marchi dell'Università di Firenze e da Cristina Gnoni della Soprintendenza ai beni artistici, si avvale di un comitato scientifico di rilievo internazionale. Fra i suoi componenti c'è Keith Christiansen del Metropolitan Museum di New York, tra i maggiori esperti al mondo di arte rinascimentale: «Non si può comprendere il Rinascimento senza conoscere Prato», ha dichiarato Christiansen.
Parigi, Londra, Dublino, Oxford, Budapest, Philadelphia, Washington: sono alcune delle città da cui dal 2 settembre inizieranno ad arrivare a Prato capolavori di Paolo Uccello, Filippo Lippi e degli altri artisti a cui la mostra è dedicata. Tra questi Fra Diamante, il monaco vallombrosano che fu collaboratore fedele di Fra Filippo Lippi durante gli anni pratesi (1452-1465). Ed ecco la prima storia da raccontare, grazie alla mostra. Da Budapest arriverà una pala firmata proprio da Fra Diamante e ben radicata nel contesto pratese dell’epoca, in quanto proveniente dall’altare del piccolo oratorio di San Lorenzo a Prato che una volta sorgeva tra l’antica via dell’Appianato (oggi via Ricasoli) e piazza San Francesco. La tavola di legno fu acquistata nel 1871 dalla prestigiosa collezione ungherese Esterházy per poi essere collocata al Szépművészeti Múzeum di Budapest. C’è più di un riferimento a Prato nella pala di Fra Diamante. Innanzitutto, l’oratorio di San Lorenzo fondato da Carlo di Giovanni Casini che, nell’iconografia della tavola di Budapest, ha le sembianze del devoto inginocchiato ritratto col nero abito sacerdotale di canonico. Info: www.officinapratese.com
*Comunicato in collaborazione con Ufficio Stampa Maria Lardara (cell. 3384005369)
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