12 clandestini a lavoro, sequestrati magazzini e macchinari
Durante un controllo effettuato nella zona Soccorso dalla Polizia municipale e gli Ispettori della Direzione Territoriale del lavoro, all'interno di un magazzino sede di una ditta di confezione di abbigliamento, sono stati trovati al lavoro dodici persone straniere, tutte provenienti dall'area extraeuropea, risultate prive sia di documenti personali che di soggiorno. Solo un'operaia è risultata in possesso di documenti in regola ma senza contratto di assunzione.
"Questi sono i blitz del sottoscritto che il Segretario del Pd, Ilaria Bugetti, considera razzisti - afferma l'assessore alla Sicurezza Aldo Milone -. Noto purtroppo anche di fronte a quest'episodio un certo silenzio, scontato quello delle sinistre, ma anche da parte di associazioni di categoria che dovrebbero ribellarsi di fronte a queste modalità di lavoro che danneggiano gravemente i loro iscritti. Prima si trovavano in maggioranza lavoratori al nero, in questo controllo addirittura la quasi totalità erano clandestini, con una sola persona con regolare permesso di soggiorno però senza un regolare contratto di lavoro. Lo ribadisco e lo ripeto ancora una volta, il Governo deve rendersi conto che la nostra città è ormai considerata la capitale del lavoro nero e dello sfruttamento dei clandestini. Tutte le Forze di Polizia, l'Ispettorato del Lavoro e altri Enti che partecipano ai controlli, non possono affrontare da soli questo mastodontico fenomeno se non aiutate anche con qualche provvedimento legislativo che renda ancora più efficace questa lotta all'illegalità."
Gli Ispettori del Lavoro hanno emesso il provvedimento di immediata sospensione dell'attività imprenditoriale per la presenza della totalità dei lavoratori a nero dei quali dodici in stato di clandestinità. Tutti i lavoratori alloggiavano all'interno del magazzino dove erano realizzati vani abusivi ad uso cucina e dormitorio che occupavano oltre la metà della superficie del fabbricato. Il fondo è risultato stipato di merce in conto lavorazione e di 43 macchinari senza i mezzi idonei all'estinzione di incendi e alla prevenzione degli infortuni ed in condizioni igienico sanitarie deprecabili con bombole di gpl e impianti in pessimo stato di manutenzione.
Macchinari e fabbricato sono stati sequestrati dalla Polizia municipale che ha denunciato il datore di lavoro, titolare della ditta, T.C. di 60 anni di nazionalità cinese, per favoreggiamento e sfruttamento della manodopera clandestina ed inosservanza delle norme edilizie e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Tra i clandestini rintracciati due stranieri con ordini di carcerazione in corso emessi da Tribunale di Como che sono stati eseguiti dalla Polizia municipale consegnando i due ricercati alla Casa Circondariale di Sollicciano.
Altissimo il numero dei macchinari sequestrati negli ultimi dieci giorni di luglio da parte della Polizia municipale anche a seguito dei controlli notturni per l'azionamento notturno in assenza di espressa deroga con valutazione dell'impatto acustico: oltre 350 macchinari per un'ammontare di sanzioni di 40 mila euro circa.
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