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Comune di Prato

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22/08/2013 11:11
Milone Interventi In seguito all'ennesimo fatto di sangue avvenuto ieri ai danni di un cinese in via delle Colombaie

L'assessore Milone: «Necessaria pił attenzione per Prato da parte del Governo»

L'assessore sottolinea che la situazione dell'immigrazione e dell'alta percentuale di clandestini in cittą rischia di diventare espolosiva

In seguito all'ennesimo grave fatto di sangue tra extracomunitari avvenuto ieri in via delle Colombaie, a poche ore dall'accoltellamento di piazza del Mercato nuovo e a pochi giorni dall'omicidio dell'operaio cinese clandestino in via Cadamosto, l'assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Milone chiede più attenzione ed interventi per Prato da parte del Governo.

«Premetto che il mio non vuole essere un intervento per attaccare, in maniera generalizzata, tutti gli immigrati - scrive l'assessore - però è innegabile che in questi ultimi 4 anni, se facciamo un bilancio di tutti i fatti delittuosi successi in città, il 95% dei casi vede protagonisti gli extracomunitari. Il cerchio si può benissimo restringere ad alcune etnie, in particolar modo cinese, magrebina e nigeriana. Spesso sento dire che a Prato sono presenti 112 etnie, le quali devono essere considerate una risorsa. E' anche vero che buona parte dei componenti di queste etnie è ben inserita nel mondo del lavoro, ma è altrettanto vero che c'è un'altra parte che è dedita allo spaccio, agli scippi e a fatti ancora più gravi come gli omicidi. I ferimenti della giornata di ieri dimostrano anche che quando in una città la percentuale di presenze di immigrati supera la soglia del 10%, come dicono alcuni sociologi, inevitabilmente si creano situazioni di attrito tra la popolazione autoctona e e immigrati o tra gli stessi immigrati. Inoltre, se facciamo riferimento alla comunità cinese, all'interno della stessa spesso succedono anche fatti di una certa gravità di cui difficilmente si viene a conoscenza. Io non so se questo Governo durerà ancora a lungo ma è giunto il momento che Prato faccia sentire, forse in maniera ancora più forte, la sua voce a Roma. Non voglio ripetere il solito ritornello che riguarda la carenza degli Organici delle Forze di Polizia come pure quelli della magistratura per una realtà come quella pratese, ma non possiamo neanche più rimanere passivi o addirittura quasi assuefatti a episodi del genere. Nonostante gli scarsi strumenti legislativi a disposizione, stiamo conducendo una durissima lotta all'illegalità, all'evasione fiscale, al lavoro nero e allo sfruttamento della manodopera clandestina ponendoci purtroppo per questo tipo di reati ai primi posti in Italia e in Europa. Aggiungendo a queste problematiche anche situazioni che riguardano la sicurezza dei cittadini e determinati tipi di reati (omicidi e ferimenti), temiamo che la situazione possa diventare esplosiva. Devo purtroppo constatare con amarezza che la nostra città non riesce ad essere pienamente compresa a livello nazionale per le sue innumerevoli problematiche, pur riconoscendo lo sforzo dei nostri parlamentari e in particolar modo del Sen. Mazzoni, che in maniera costante pone all'attenzione del Governo i fenomeni presenti nella nostra città. Non dimentichiamo che noi abbiamo anche una presenza di immigrati clandestini tra le più alte in Italia e questo sicuramente non può aiutare una facile convivenza. Io sarei disposto anche a qualche gesto eclatante che richiami l'attenzione romana su Prato anche perchè purtroppo in Italia è in voga questo brutto vezzo che chi si lamenta di più o grida di più, ottiene ascolto».

cb

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