salta la barra


Comune di Prato

 indietro
28/08/2013 16:11
Silli Immigrazione Il progetto, proposto dal Tavolo di partecipazione di via Pistoiese, finanziato con fondi del Ministero delle politiche sociali

In arrivo nelle case delle famiglie straniere l'informativa sul rispetto di regole e legalitą

L'assessore Silli: «Lotta all'illegalitą e formazione di chi arriva nel nostro Paese devono andare di pari passo»

Partiranno a breve le lettere destinate a tutti i nuclei familiari di stranieri residenti a Prato, fortemente volute dal tavolo di partecipazione di via Pistoiese istituito dall'assessorato alla Partecipazione del Comune. Lo scorso anno infatti alcuni cittadini del Macrolotto 0 si riunirono per un percorso condiviso che proponesse all’Amministrazione alcuni progetti atti a migliorare la vivibilita’ della zona. Fra i maggiori problemi emersero quello della raccolta differenziata e quello del sovraffollamento delle abitazioni. Da lì la decisione di stampare una informativa per le famiglie migranti che tratti dei rischi che corrono qualora ospitino clandestini, dichiarino il falso o abitino l’immobile in un numero di persone superiore al consentito.  

Il progetto e’ stato finanziato con fondi del Ministero delle politiche sociali tramite ANCI e prevederà l’invio di informative in italiano e nelle altre lingue ad ogni nucleo familiare.

«Da sempre - dichiara l’assessore Giorgio Silli, in questo caso nella doppia veste di assessore all’Integrazione e alla Partecipazione -  le proposte di chi vive ogni giorno i problemi della citta’ sono le piu’ sensate, e sebbene i fondi a disposizione dei omuni siano sempre meno, siamo riusciti a trovare un finanziamento ministeriale.  Non che questa sia la panacea di tutti i mali, ma come dico sempre, alla lotta all’illegalita’ che questa Amministrazione, tutta,  sta portando avanti da anni, deve essere affiancato un percorso di formazione di chi risiede nel nostro Paese. E’ impensabile costruire una coscienza civica delle nuove generazioni, ovvero delle seconde generazioni di migranti, senza la formazione.  Per questo il nostro lavoro guarda al futuro. Sbagliare oggi vorrebbe dire vedere i danni fra 10 anni e questo non potremmo perdonarcelo».

cb

1222/13

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina