Daverio: «A Prato una mostra da vedere»
Quattro motivi per fare un salto a Prato e andare a visitare
“
Da Donatello a Lippi” nel ritrovato spazio
di Palazzo Pretorio. Ovvero, “rivalutare le cambiali nella
loro città natale”, “imparare a distinguere fra
Filippo e Filippino”, “appassionarsi a un gossip da
storia dell’arte”, “ritrovare tutta
l’epopea dell’imperdibile Duomo”. Sono le
raccomandazioni che escono dalla penna di Philippe Daverio, critico
d’arte e memorabile conduttore di “Passepartout”
su Raitre, su un articolo intitolato “Prato
renaissance” e apparso sul magazine “Style” del
Corriere della Sera.
Prendendo spunto dalla storica rivalità fra
Firenze e Prato che fu sottomessa e “venduta” alla
vicina città gigliata, Daverio parla di
“riscatto” dei pratesi sul piano artistico grazie alla
presenza dei migliori maestri del Rinascimento in quella fucina
d’arte che fu, appunto, "un’officina pratese", come
recita il sottotitolo della mostra. E’ così è
una firma prestigiosa come quella di Daverio a donare lustro alla
mostra che aprirà i battenti il 13 settembre prossimo: un
efficace biglietto da visita per Prato e la promozione della
mostra. Ad affascinare il noto critico è anche la storia fra
Filippo Lippi e Lucrezia Buti, dal cui amore nacque Filippino.
«E’ tutto gossip rinascimentale, ma quando sopravvive
ai secoli il gossip diventa Storia», scrive Daverio. Lui, non
a caso. Il critico aveva già partecipato alla “Notte
dei musei” nel maggio 2012, durante la quale era stato
proprio in Palazzo Pretorio a presentare il suo ultimo libro
“Il museo immaginato”. Insomma, un legame speciale
quello fra la nostra città e Daverio che. Non è da
escludere un suo ritorno a Prato nel periodo in cui la mostra
rimarrà aperta.
Comunicato in collaborazione con Maria Lardara Ufficio Stampa
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Maria Lardara
Cell. +39 338 4005369
Giornalista
mlardara@gmail.com
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