“Da Donatello a Lippi”, settimana cruciale per l’arrivo delle opere
Prima la consegna dei capolavori, poi l’allestimento. Alcuni arrivano da musei lontani, altri appartengono a collezioni più vicine a casa. Mentre scatta il conto alla rovescia per la mostra “ Da Donatello a Lippi. Officina pratese” (apertura il 13 settembre: la mostra sarà visitabile con un'anteprima a prezzi ridotti già dalla sera del 12), in questi giorni la macchina organizzativa viaggia a pieno ritmo per accogliere le oltre 60 opere che racconteranno il legame speciale di Prato con il Rinascimento.
La prima a varcare la soglia di Palazzo Pretorio è stata
la tavola di Paolo Uccello, “San Giorgio e il drago”,
uno dei prestiti più lontani in quanto proviene dalla
National Gallery of Victoria di Melbourne: l’opera è
già stata allestita alla presenza dell'ufficio esportazione
di Firenze e Dogana di Prato. Ieri mattina è arrivata da
Lucca una “Madonna col bambino” di Donatello insieme a
un Filippo Lippi da Montespertoli (sempre una “Madonna col
bambino”), una tavola da San Giovanni Valdarno (anche in
questo caso una “Madonna col bambino”) del Maestro
della Natività di Castello che firma un’altra tavola,
consegnata sempre ieri agli allestitori della mostra, originaria
del Museo nazionale di San Matteo di Pisa (“Madonna col
bambino dell’umiltà fra due angeli”). Domani,
mercoledì 4 settembre, si concluderà il viaggio dalla
Germania, per l’esattezza da Altenburg, di un dipinto di
Filippino Lippi, ovvero “San Girolamo nel deserto”
(Staatliche Lindenau Museum), mentre il tragitto
dall’Ungheria finisce oggi anche per la pala di Budapest da
Fra Diamante, in prestito dal Szépmuvészeti
Mùzeum. Attesi per i prossimi giorni i camion che
scaricheranno le opere provenienti dalla Francia (è del
Louvre una “Madonna col bambino e quattro angeli” del
Maestro della Natività di Castello e da Cherbourg un
suggestivo “Compianto sul Cristo morto” di Filippino) e
dagli Stati Uniti. Da Washington, in particolare, è in
arrivo un’altra “Madonna col bambino” di Filippo
Lippi di cui si contano circa 15 opere. Sul piano logistico, per
consentire meglio lo spostamento dei dipinti il 5 settembre
sarà posizionata una gru davanti a Palazzo Pretorio, mentre
per il 10, a due giorni dall’inaugurazione ufficiale,
è atteso l’ultimo allestimento, quello della
“Natività con San Girolamo, Santa Maria Maddalena e
Sant’Eustachio”.
Con la sua particolarità dell’immagine del bue
e dell’asinello in ginocchio, la pala di Karlsruhe di Paolo
Uccello è fra le opere più di rilievo della mostra
curata da Andrea De Marchi e Cristina Gnoni Mavarelli, tanto che
è stata scelta per la quarta di copertina del catalogo della
mostra pubblicato da Skira. Info: www.officinapratese.com
*Comunicato in collaborazione con Ufficio Stampa Maria Lardara (cell. 3384005369)
Condividi su: