Prato ritrova il suo Palazzo. Una platea di personaggi d’eccezione per “Officina pratese”
Tutti a Prato per la mostra: grandi studiosi, appassionati d’arte, curatori di rinomati musei stranieri, personaggi politici e del mondo dello spettacoli. Un’occasione per rendere giustizia all’importanza di Prato nella storia dell’arte. «Siamo vicini a Firenze ma questa mostra sposta l’attenzione verso altre realtà non meno importanti per la storia dell’arte rinascimentale», è il primo commento di Carlo Pedretti, storico dell'arte italiano, uno dei maggiori esperti viventi di Leonardo Da Vinci e medaglia d'oro alla cultura nel 1972, venuto a visitare la mostra mercoledì pomeriggio. «Una mostra che rimette Prato al centro del Rinascimento e noi siamo qui per approfondire meglio la vita dei pittori che ospitiamo nel nostro museo», è la dichiarazione di Salomon Xavier e Andrea Bayer del Metropolitan Museum di New York. E se Michael Whittington, direttore del museo di Oklahoma City, promette di ritornare a visitare la mostra («tornerò con una delegazione del mio museo»), per l’architetto Adolfo Natalini che ha progettato l’allestimento del Museo Civico prossimo alla riapertura (primavera 2014), «l’allestimento della mostra è un esempio interessante di come delle opere d’arte possano convivere con l’ambiente del palazzo». Parole di gradimento anche da parte dell’assessore al Turismo del Comune di Siena, Sonia Pallai, per la quale «Prato è una perla tutta da scoprire: in Toscana abbiamo destinazioni meno note dal punto di vista turistico che possono aiutare a far riscoprire le mete più mature». E se questa è stata la platea di personaggi presenti durante la preview di mercoledì, non meno partecipata è stata la circostanza del taglio del nastro. Un momento solenne per la città che ha visto riaprire le porte del suo palazzo, scandito dai tocchi della campana “La Risorta” del Pretorio, fatta suonare per l’occasione. E se in mattinata la mostra era stata visitata dalla cantante Katia Ricciarelli, rimasta affascinata da uno dei candelabri di Maso di Bartolomeo, nel pomeriggio altri personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo hanno fatto capolino, tra cui il comico Giorgio Panariello, il regista teatrale Valerio Binasco e l’attore Nicolas Vaporidis, ospite di un’iniziativa al Castello dell’Imperatore. «Una città è grande, se è capace di pensare in grande, di avere sogni e la tenacia di realizzarli – ha dichiarato il sindaco Roberto Cenni durante l’inaugurazione -. Riaprire Palazzo Pretorio con questa mostra era un sogno, se lo abbiamo realizzato è grazie al lavoro di tante persone, a cominciare dai dipendenti del Comune. È un'emozione grande per tutti, spero sia un punto di svolta per Prato, per avere fiducia e pensare positivo».
*Comunicato in collaborazione con Ufficio Stampa Maria Lardara (cell. 3384005369)
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