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Comune di Prato

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14/09/2013 16:35
Palazzo Pretorio Cultura Tra gli altri visitatori, Francesco Nuti e l’editorialista del Corriere Antonio Polito

Officina pratese, continuano le visite “illustri”. Sgarbi: «Una mostra entusiasmante e imprevedibile»

Il critico d’arte ha ritrovato in mostra un dipinto di Paolo Uccello che da sottosegretario aveva fatto comprare per cederlo agli Uffizi

«Una mostra entusiasmante con un efficace allestimento, “erotica”, una delle più belle che ho visto negli ultimi anni compresa Firenze, piena di capolavori anche poco conosciuti, come quello di Paolo Uccello che ho fatto comprare quando ero sottosegretario».  

Parole di Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte ed ex sottosegretario ai Beni culturali, che stamattina ha fatto tappa a Palazzo Pretorio per visitare la mostra “Da Donatello a Lippi”. Ad accoglierlo, il sindaco Roberto Cenni, l’assessore alla Cultura Anna Beltrame insieme ai colleghi di giunta Rita Pieri e Dante Mondanelli, oltre al presidente del Metastasio Umberto Cecchi. E quelle di Sgarbi sono state frasi di assoluto apprezzamento della mostra, in particolare per la sezione dedicata alla giovinezza di Paolo Uccello che ha letteralmente conquistato l’occhio del critico d’arte. Sgarbi ha ammesso inoltre la sua preferenza per la mostra di Palazzo Pretorio rispetto a quella che si è conclusa di recente a Palazzo Strozzi a Firenze, sempre dedicata al Rinascimento. «Firenze ha fatto mostre importanti, tra cui “La primavera del Rinascimento”, molto bella ma non utile, una specie di riassunto sul Rinascimento molto prevedibile. Questa mostra a Prato ha invece dei risvolti imprevedibili: l’inizio del Rinascimento si vede meglio qui che a Firenze attraverso la figura di Paolo Uccello»
Fra le opere esposte, il critico ha ritrovato proprio un dipinto di Paolo Uccello (“Santa Monaca non identificata con due fanciulli”) proveniente dagli Uffizi e a lui molto caro visto che, all’epoca in cui era sottosegretario ai Beni culturali (2001-2002), lo aveva fatto acquistare da una collezione privata per cederlo allo Stato. «Donatello, Lippi e Paolo Uccello, i tre grandi del Quattrocento dopo Masaccio, determinano un effetto di conoscenza tra il passaggio dal Medioevo riconoscibile ancora dai tanti fondi oro e la conquista dello spazio prospettico in cui si distingue Paolo Uccello». Sgarbi non è stata l’unica personalità illustre ad aver visitato questa mattina la mostra a Palazzo Pretorio: anche Francesco Nuti, prima di ricevere la targa di Gran Messere del Torneo della Palla Grossa, è stato accompagnato dal fratello Giovanni tra i tesori del Rinascimento. A Prato, per visitare la mostra, anche Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera e il direttore di Rai Educational Stefano Ribaldi con la sua troupe televisiva. 
Intanto proseguono le aperture straordinarie della mostra “Officina pratese”: anche domani, domenica 15 settembre, Palazzo Pretorio aprirà le porte dalle 21.30 a mezzanotte, dando la possibilità di visitare la mostra a un prezzo speciale (7 euro per gli adulti e gratis per i bambini sotto i 12 anni).
Info: www.officinapratese.com; pagina Facebook “Da Donatello a Lippi. Officina pratese”

*Comunicato in collaborazione con Ufficio Stampa Maria Lardara (cell. 3384005369)


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