I mille volti del Vate nello spettacolo "D'Annunzio"
Dopo il successo di "Cenneide" e della commedia “Don
Pilone" di Molière, la Compagnia teatrale
Mald'Estro domani martedì 24 settembre alle 21 al
Centro Polivalente interculturale di via San Giorgio n.
27 presenta lo spettacolo teatrale "D'Annunzio",
scritto da Armando Burgassi e diretto insieme
ad Alessandro Calonaci, che ha anche il ruolo di interprete.
Ingresso libero.
Scritto in occasione dei 150 anni dalla nascita del Vate, lo spettacolo è stato originariamente pensato per essere rappresentato in piccoli contesti. L'opera vuole rappresentare la figura di D'Annunzio nei suoi molteplici ruoli di soldato, uomo, amante e poeta, e sull'incapacità di separare questi ruoli dalla figura storica di D'Annunzio stesso.
Il risultato è un D'Annunzio che si ritrova ad osservare in monologhi e poesie la sua stessa vita, dando libero sfogo a quelli che sono i suoi pensieri, le sue passioni, il suo essere D'Annunzio sin dalla nascita e di non poter essere altro che D'Annunzio.
Il testo, scritto da Armando Burgassi (che collabora con Calonaci dal 2007), integra al proprio interno brani di opere del Vate e parti originali ispirate dagli accadimenti e dalla vita del Poeta stesso.
A supporto delle varie sezioni, musiche originali e filmati (la maggior parte estrapolati dall'Istituto Luce) dell'epoca che hanno lo scopo di inquadrare i vari momenti della vita del Vate.
Ad intepretare D'Annunzio, (e non poteva essere altrimenti) è Alessandro Calonaci, capocomico e direttore della Compagnia Teatrale Mald'Estro, vincitore per due anni consecutivi, nel 2002 e nel 2003 (unico caso sinora) del Premio “Renzo Montagnani” Città di Firenze come miglior attore teatrale.
Armando Burgassi ha esordito come autore teatrale nel 2007 proprio con Alessandro Calonaci, grazie ad un incontro fortuito. Da allora prosegue il sodalizio che li ha portati in un percorso variegato, scrivendo (in alcuni casi riscrivendo o riadattando) assieme Durer, Historietta d'Empoli, Il decamerone, Il tempo degli assassini, Carolina Carolina e Riso Amaro. D'Annunzio è la sua prima opera scritta quasi “in solitario”, pur essendo pensata per essere rappresentata dallo stesso Calonaci.
cb
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