Controlli sulle attivitą notturne, trovati lavoratori a nero e macchinari irregolari
Il controllo del Nucleo Interforze costituito da Carabinieri, Polizia municipale, Ispettori del lavoro e ASL 4 di Prato Unità Operativa Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro è scattato ieri notte in zona Ciliani in un'attività di confezione abbigliamento operante tutta la notte. Gli operai e la titolare della ditta Y.S. di 34 anni, tutti intenti al lavoro, al momento dell'ingresso della Squadra Interforze non hano fatto in tempo a dileguarsi attraverso un foro appositamente realizzato in una muratura nascosta dietro una porta che separa il fabbricato da un altro edificio.
Gli Ispettori del Lavoro, rappresentati anche dal Nucleo Ispettivo Carabinieri della Direzione Territoriale del Lavoro, hanno accertato la presenza di diciassette lavoratori senza la documentazione obbligatoria su un totale di venti persone trovate a lavoro tra cui sei persone extracomunitarie prive di qualsiasi documento. E' scattata quindi da parte degli Ispettori del Lavoro l'immediata sospensione dell'attività imprenditoriale mentre i Carabinieri hanno attivato le procedure di identificazione.
"Ancora una volta, o meglio è l'ennesima volta, vengono trovati all'interno delle confezioni cinesi lavoratori al nero, 17 di cui 6 clandestini - afferma l'assessore alla Sicureza Aldo Milone -. In più occasioni ho detto che in questo "distretto parallelo" si stima una presenza di circa 20 mila lavoratori al nero per un'evasione contributiva annua di più di 200 milioni di euro. Premetto che questa cifra si riferisce solamente all'evasione contributiva. Noto però un'indifferenza di Enti, Associazioni e partiti di sinistra di fronte a queste somme evase e a questo numero imponente di lavoratori al nero. Mi auguro che non sia sorta una certa rassegnazione, o peggio ancora, indifferenza. Qualcuno si chiede il costo di questi lavoratori al nero per la comunità pratese? Il fatto di usufruire di tutti i servizi gratuitamente proprio perchè ufficialmente senza reddito dovrebbe far scattare un campanello di allarme, invece noto solo un silenzio assordante. Tanto alla fine a pagare saranno sempre i soliti".
Tutti i macchinari serano senza la denuncia di attivazione ed alcuni di questi anche non idonei all'uso a causa di irregolarità in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, per questo la Polizia municipale ha sequestrato tutti gli strumenti di lavoro elevando sanzioni per oltre 7 mila euro.
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