Anche al Castello dell'Imperatore una fetta dei 10 milioni di euro del Decreto Cultura
Il Castello dell'Imperatore è stato inserito nel Decreto legge Valore Cultura per gli interventi urgenti ed indifferibili a tutela del patrimonio culturale nazionale che al comma 3 bis dell'art. 5 prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro a cinque interventi: il restauro e la manutenzione della Cappella degli Scrovegni e dei Musei Eremitani di Padova, il consolidamento delle Mura di Lucca, le iniziative di celebrazione del 250° anniversario del Teatro comunale di Bologna, il complesso di Barsento (Noci-Bari) e appunto il Castello dell'Imperatore. Un'altra bella notizia quindi per i patrimonio artistico e monumentale della città, dopo la riapertura di Palazzo Pretorio dopo 16 anni di restauri: primo artefice dell'impresa è stato il senatore Riccardo Mazzoni del Pdl, membro della 7a Commissione permanente del Senato (Istruzione pubblica, Beni culturali e ricerca scientifica), che prima con un emendamento è riuscito ad ottenere l'aumento del budget da 2 a 10 milioni di euro e poi con un ordine del giorno di cui è primo firmatario ha fatto inserire il Castello tra le opere prioritarie. Al sostegno dell'iniziativa ha contribuito anche Claudio Martini del Pd, ex sindaco di Prato e ora anche lui membro della Commissione parlamentare Cultura. Dopo il passaggio al Senato, adesso la parola passa alla Camera, sui cui banchi tra pochi giorni approderà il provvedimento legislativo: «Non si deve fare distinzione tra sinistra e destra quando si agisce per il bene della città - ha detto il sindaco Cenni, che stamani ha annunciato l'operazione insieme all'assessore al Patrimonio Roberto Caverni e all'assessore alla Cultura Anna Beltrame - Speriamo che la stessa unione di intenti venga portata fino in fondo. E' una grande opportunità per proseguire negli studi scientifici sul Castello e per valorizzarlo, anche alla luce delle recenti scoperte archeologiche fatte durante gli scavi di piazza S. Maria delle Carceri che hanno riportato alla luce una strada molto larga, una dimostrazione che già nel 1200 Prato era una realtà di grande rilievo. E' importante ampliare la conoscenza dei nostri beni per poterli valorizzare al meglio e renderli più fruibili». «Il Castello dell'Imperatore ha una storia affascinante, da indagare e da completare - ha aggiunto Caverni - In questo momento stiamo svolgendo le indagini con il georadar per individuare il tracciato delle antiche mura della città, di cui forse il Castello di Federico II, del 1237, faceva parte. E' nostra intenzione innanzitutto consolidare e restaurare l'opera e poi darle nuova luce, a completamento della nuova fisionomia di piazza S. Maria delle Carceri e della valorizzazione del centro storico». «Si tratta di un monumento storico unico nell'Italia centrale - ha affermato l'assessore Beltrame - insieme a Palazzo Pretoio è un simbolo importante della nostra città che merita di essere valorizzato e studiato perchè racconti Prato meglio di come ha fatto finora. Ringraziamo davvero Mazzoni che ancora una volta ha dimostrato tutto il suo impegno per la città e Martini che ha appoggiato la richiesta».
L'iter legislativo si è concretizzato negli ultimi giorni a Palazzo Madama nella fase di conversione in legge del Decreto Cultura. Su proposta di Mazzoni, all'unanimità la Commissione Cultura ha introdotto nel testo il comma 3 bis con cui si autorizza la spesa di altri 8 milioni di euro, di cui un milione per il 2013 e 7 per il 2014, per far fronte a interventi di particolare rilevanza, individuati con apposito decreto del Ministro dei Beni culturali. D'accordo con il governo, la Commissione ha quindi approvato l'Ordine del giorno proposto dal senatore Riccardo Mazzoni che impegna il governo a destinare gli stanziamenti entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto ai cinque interventi tra cui quello relativo al Castello.
Un altro contributo finanziario potrebbe arrivare attraverso il bando regionale "Investire in Cultura", a cui il Comune di Prato ha candidato il progetto di restauro del Castello dell'Imperatore. Il progetto definitivo prevede il restauro conservativo completo delle murature perimetrali del castello sia delle cortine murarie interne che esterne, con bonifica dalle piante infestanti e consolidamento delle murature più compromesse.Prima però di procedere alla fase di redazione del progetto esecutivo e indicare la soluzione progettuale più idonea al contesto monumentale è necessario provvedere ad una serie di approfondimenti teorici e di indagine del manufatto.
cb
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