"Commenti squilibrati sugli equilibri di bilancio"
A seguito dell'approvazione in consiglio comunale sugli equilibri di bilancio e il consigliere del Pdl e evice presidente della commisione bilancio Vittorio Lana dichiara quanto segue:
"Le polemiche ed i pareri dissonanti apparsi sulle cronache locali ed in rete intorno all’approvazione, nella seduta Consiliare di ieri, della delibera sugli equilibri di bilancio 2013 del Comune di Prato mi induce a chiarire alcuni punti che sembrano all’origine della querelle poiché, avendola votata, la stessa delibera, si dà il caso che l’abbia anche letta con un minimo di attenzione. E mi spiego.
Al centro di tutto sembra esservi la sibillina allocuzione utilizzata dal Collegio dei Revisori di “ insufficiente conseguimento delle entrate attese da imposta IMU e conseguente inadeguatezza del fondo svalutazione crediti previsto” essendo chiaro il nesso con l’importo stimato di € 42.217.501 dell’IMU 2013, al netto della percentuale spettante allo Stato e con la prima rata di € 21.108.750,50 a fronte della quale risultano registrati incassi per € 18.257.991 pari al all’86,50% del gettito stimato, quindi con una percentuale del 13,5% di mancati versamenti su base volontaria.
E quì apriti cielo, dai banchi dell’opposizione e dallo schieramento avverso al Sindaco Cenni ed alla sua Giunta si sono levati grida di allarme e deduzioni in libera uscita a non finire.
Intanto, precisiamo subito che la percentuale di mancati incassi del 13,5% è stata troppo frettolosamente raffrontata a quella del 3% registrata al 31/12/2012: il paragone proposto cita elementi eterogenei non raffrontabili poiche’ riferiti, rispettivamente, alla prima rata 2013 ed alla riscossione su base volontaria dell’intero periodo d’imposta 2012. E la prassi consolidata indica percentuali minime di perdita di gettito a seguito della successiva riscossione coattiva. Non è da escludersi qualche flessione di entrata, se non altro in ragione di immobili in comodato gratuito interfamiliare che hanno formato oggetto di donazione per accedere al trattamento prima casa. Così come è innegabile il salto della prima rata da parte di famiglie ed imprese in difficoltà che, al pari di precedenti esercizi, si sono ripromessi di versare tutta l’imposta con la seconda rata, usufruendo del ravvedimento operoso, dato che nessuno rischia di incorrere in pignoramenti. Ma queste sono altre storie e certamente altri numeri.
Inoltre, com’è noto ai più, la prima rata IMU è stata pagata in base all’aliquota 0,76% in vigore nel 2012, salvo conguaglio con il versamento della seconda rata, che dovrà avvenire in base all’aliquota 0,96% così elevata nel corso d’esercizio 2013. Quindi la verifica finale avverrà su altri importi ed un lettore non irragionevolmente previdente o non pessimista o non sprovveduto, può facilmente arguire che l’importo riscosso con la prima rata IMU esprime, invece, un dato tendenziale allineato con le Entrate del precedente esercizio e con il conseguimento degli equilibri di bilancio. E questo, di per sé, è già positivo dati i tempi che corrono.
L’opposizione prenda atto della realtà, non costa nulla, anche in virtù dell’aspettativa di riprendersi la governante del Comune con i conti risanati in soli 5 anni. Loro, oggi, sarebbero stati commissariati o avrebbero avuto voragini in Bilancio come Genova, Milano, Torino, Bologna, Napoli ed anche Roma tutte amministrate dalla Sinistra. A proposito sembra che il decreto Letta, in procinto d’esser varato, sembra contenga tra le mille, la proroga per gli equilibri di Bilancio ad uso e consumo del “partito delle spese a gò gò”. Al comune di Prato non servirà: ha i conti con i fondamentali in ordine come l’elite dei pochissimi.
Circa la postilla in calce alla Relazione dei Revisori sul rischio di default della partecipata CREAF che dire: è una preoccupazione da tutti condivisa, meno dal Governatore Rossi che finanzia solo l’attività del Polo Scientifico di Navacchio in Creaf e dal presidente Gestri che ha accumulato un’esposizione della Provincia, per 6 milioni di Euro.
Quanto alle preoccupazioni espresse verbalmente dal Presidente del Collegio Revisori circa l’invito di un Consulente londinese a cercare una via transattiva per la controversia Dexia / Comune sui derivati (Swap) sarà bene rammentare che esiste procedimento penale con rinvio a giudizio della Banca e di un suo dirigente, per truffa innanzi al Tribunale di Prato. Già perche la Giunta Cenni e la Maggioranza che la sostiene sembra che abbiano fatto i compiti a casa, meglio di molti altri Enti locali, anche sul fronte dei derivati".
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