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Comune di Prato

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09/10/2013 13:48
Pieri Scuola I progetti condotti nei 25 orti realizzati nelle 22 scuole tra materne e nidi

Orti scolastici, a coltivare e mangiare frutta e verdura si impara giocando

L'assessore Pieri: ĞUn'esperienza di gioco e di formazione per conoscere il ciclo della natura e quindi rispettare l'ambiente e mangiare meglioğ

Sono dedicati ai bambini dei nidi e delle scuole materne i progetti "Semina l'orto" e "Fare l'orto con i nonni", realizzati dall'assessorato alla Pubblica istruzione del Comune in collaborazione con Aidea Toscana nei 25 orti didattici istituiti in 22 scuole del territorio. Le iniziative, già sperimentate con successo l'anno scorso, sono state illustrate stamani dall'assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri e da Cristina Gavazzi del Coordinamento pedagogico comunale: «Anche nell'anno scolastico appena iniziato vogliamo ripetere la positiva esperienza fatta l'anno scorso. Si tratta di progetti molto importanti sia dal punto di vista didattico che da quello del gioco e della socializzazione - spiega l'assessore Pieri - I bambini imparano infatti a conoscere il ciclo della natura e la stagionalità di frutta e verdura, imparano a rispettare l'ambiente e anche quindi ad alimentarsi meglio. Questo significa che anche in futuro potranno operare un consumo più consapevole. L'iniziativa va poi oltre l'orto, perchè i piccoli stanno a contatto con i nonni e con il loro vasto sapere, si divertono con i proverbi, le filastrocche e molto altro».

I 25 orti didattici si trovano nelle scuole materne Borgo San Paolo, Corridoni, Figline, Fontanelle, Galciana, Galilei, Maliseti e Vergaio e negli asili nido e centri gioco Arcobaleno, Fiore, Il Borgo, Le Girandole, Il Castellare, Astrolabio, La querce, Pan di ramerino, La valle incantata, Orto del lupo, Il ranocchio, La mongolfiera, il Centro educativo di via Toti e la Ludoteca atelier Galilei.

I progetti nascono dalla  considerazione che non sono pochi i bimbi che pensano che la frutta, la verdura e le uova nascano sugli scaffali dei supermercati:  soprattutto è diventato più difficile collegare il ciclo naturale delle piante con le stagioni, o con l’alimentazione.  Oltre agli aspetti collegati al gusto, si è perso anche il collegamento fra il seme e la pianta e una dimensione del tempo che prevede l’attesa della crescita e della maturazione del frutto. 
Quindi, per molti bambini  organizzare un orto a scuola  rappresenta una occasione preziosa per  fare esperienza diretta di una realtà  che è lontana dalla loro quotidianità, ma che riveste una grande importanza  per rafforzare alcune dimensioni fondamentali per la vita quali lo spazio, il tempo e l’alimentazione. Questa esperienza contribuisce a far capire meglio anche ai più piccoli il valore e l’importanza della terra, uno dei 4 elementi fondamentali per l’esistenza di ogni essere vivente.  

La cura di uno spazio verde esterno al Nido o alla scuola d’infanzia contribuisce ad aumentare la conoscenza e la comprensione di tutti  gli elementi che concorrono al buon funzionamento del ciclo naturale delle piante  (lombrichi, piccoli insetti,  acqua, sole, la cooperazione fra le piante ecc.), e quindi può rappresentare una base importanze per la comprensione precoce della necessità di tutelare la natura salvaguardando la biodiversità, utilizzando i “rifiuti”  naturali come concime e diminuendo i rifiuti non riutilizzabili.

Il progetto prevede la presenza di un nonno che, insieme alle insegnanti, segue i bambini nella predisposizione della terra, nelle semina e annaffiatura delle piante.  

Anche per i nonni l’orto didattico rappresenta una opportunità per creare relazioni positive e utili con i bambini insegnando loro l’amore per la terra e il rispetto per le piccole piante.

cb

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