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Comune di Prato

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29/10/2013 13:25
Nocentini Circoscrizioni Questa mattina nel salone consiliare del Comune

"Prato dopo le circoscrizioni: decentramento e partecipazione"

Un convegno che ha avuto come obiettivi le riflessioni e le proposte di alcune autorità politiche in merito alla futura abolizione degli organi di consiglio circoscrizionali

Si è svolto questa mattina, nel salone consiliare del palazzo comunale, il convegno dal titolo "Prato dopo le circoscrizioni: decentramento e partecipazione", un insieme di riflessioni e proposte sulla questione dell'abolizione dei consigli e della presidenze circoscrizionali. Infatti la legge finanziaria del 2010 e una legge regionale del 2013 indicano le modalità di abolizione delle circoscrizioni e anche per Prato è arrivato il momento, precisamente nella primavera prossima, di far fronte a questa situazione. Prato vedrà sparire cinque circoscrizioni che hanno in media più di 35 mila residenti ciascuna e la forte crescita demografica dovuta all'immigrazione farà aumentare ancora queste cifre.

Durante il convegno, moderato dal redattore capo La Nazione di Prato, Piero Ceccatelli, sono stati molti gli interventi di esponenti politici locali e di altre città per discutere di esperienze e soluzioni dovute alla futura mancanza di questi importanti organi. L'assessore al Decentramento del Comune di Prato, Anna Lisa Nocentini, ha così espresso il suo parere, inaugurando i lavori: "Ho ritenuto utile condividere in questo convegno un percorso di idee che ci permetterà di arrivare a votare senza gli organi circoscrizionali ma con un panorama più chiaro di quelle che potrebbero essere nuove forme di organizzazione del territorio al fine di capire e fare tesoro di ciò che è stata la garanzia delle circoscrizioni. Una città, come Prato, non può essere lasciata senza un contatto diretto da parte dei cittadini con l'Amministrazione, senza un organo che sia il primo riferimento soprattutto per le questioni più concrete. La giornata di oggi non è conclusiva ma si apre agli interventi contributivi da parte di altre realtà che stanno vivendo e gestendo il dopo decentramento".

Presente al convegno anche l'assessore Giorgio Silli che ha ribadito il fatto che la partecipazione ha un bisogno urgente di essere istituzionalizzata: "A Prato -ha asserito Silli- dal 2009 si è cominciato a lavorare ad un regolamento che disciplinasse la partecipazione cercando di coinvolgere esperti e di incentivare tavoli tecnici per trattare questioni importanti con la cittadinanza".

Molto importanti sono stati gli interventi dell'assessore Dario Danti del Comune di Pisa e di Marco Fenaroli del Comune di Brescia che hanno esposto i metodi con i quali hanno operato al momento della soppressione delle circoscrizioni nelle loro città e dei risultati raggiunti. "A Pisa -ha esordito Dario Danti- siamo arrivati alla istituzione dei Centri Territoriali di Partecipazione (CTP), enti di natura istituzionale, formati da una ventina di cittadini nominati dai rappresentanti eletti nel consiglio comunale e quindi di seconda nomina, che hanno il compito di recepire le idee e le proposte dei cittadini e mediare con il consiglio comunale e la giunta". "A Brescia invece -spiega l'assessore Marco Fenaroli- si è optato per una esperienza antica, infatti si sono ricostituiti i Circoli di Quartiere, organi sostituiti all'inizio degli anni '70 proprio dalle circoscrizioni, votati ed eletti dai residenti sono adesso regolamentati e con poteri consultivi".

L'intervento di Alessandro Pesci, segretario dell'ANCI, ha rimarcato invece la necessità di andare oltre il decentramento delle circoscrizioni tenendo conto che bisogna interpretare i tempi utilizzando i nuovi mezzi tecnologici che possono incentivare la partecipazione democratica alla vita delle città.

Si sono poi susseguiti alcuni interventi dei presidenti delle circoscrizioni di Prato, in particolare Alessandro Ciardi, presidente della Est, coordinatore pro tempore del collegio dei presidenti di circoscrizione, ha ribadito la necessità di avere degli organi che siano la "cerniera fra la cittadinanza e l'amministrazione" ed ha rilanciato l'idea di trovare una nuova forma di ampliamento del decentramento. 

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