Tre cittadini cinesi arrestati con l'accusa di furto aggravato in concorso
Tre cittadini cinesi sono stati arrestati dagli agenti della Polizia municipale, guidati dal commissario Flora Leoni, con l'accusa di furto aggravato in concorso, colti in flagranza di reato. Tutti risultano avere precedenti di polizia. Al termine del processo tenuto stamani per direttissima, il Tribunale di Prato ha disposto per i tre la custodia cautelare in carcere, almeno fino all'udienza fissata per il 14 novembre prossimo. Questo l'esito dell'operazione che il comando di Piazza Macelli ha messo in piedi dopo giorni di appostamenti nei pressi di un magazzino in via Galcianese, già sequestrato il 16 ottobre scorso insieme a 31 macchine circolari. Gli agenti si erano accorti che nell'immobile, a partire dal 19 ottobre, si erano verificati ingressi non autorizzati e pertanto sono iniziati gli appostamenti, sfociati nell'operazione di ieri mattina.
I tre cittadini cinesi, due clandestini classe '78 e '84 e uno regolare sul territorio italiano nato nell'87, hanno smontato 4 dei macchinari sequestrati, li hanno caricati su una monovolume e trasportati in un altro capannone in zona San Paolo, un immobile già sequestrato nel 2011 e adesso nuovamente posto sotto sequestro. Due di loro sono stati arrestati al loro arrivo a San Paolo. Mentre il terzo, inizialmente rimasto ad attenderli in via Galcianese, braccato dagli agenti della municipale, ha tentato la fuga verso l'immobile di San Paolo dove ad attenderlo c'erano gli agenti pronti ad arrestarlo.
"E' un motivo di forte soddisfazione arrestare chi cerca di trafugare macchinari sotto sequestro - ha commentato l'assessore Aldo Milone -. Siamo di fronte ad un vizio di alcuni soggetti che tentano di rientrare in possesso di queste taglia e cuci o macchine circolari. E' un risultato lusinghiero per la Polizia municipale".
Da parte sua il comandante Andrea Pasquinelli ha aggiunto: "L'aumento del costo del dissequestro dei macchinari spinge certi soggetti a tentare questi furti. Abbiamo rilevato circa 10 tentativi negli ultimi sei mesi. Inoltre da un'analisi di questi reati si evince come i titolari delle aziende cinesi coinvolti sembrino dei prestanome, visto che il committente dei furti nella maggior parte dei casi risulta essere un altro".
Una curiosità. La monovolume usata per il furto era intestata ad un altro cittadino cinese, parente di uno degli arrestati, titolare di un'altra azienda sequestrata in un'altra operazione della Polizia municipale messa a segno lo scorso giovedì.
mc
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