Denunciato quarantenne pratese per procurato allarme
Mercoledì 30 ottobre alle ore 21:30 ca., un cittadino segnalava alla Centrale Operativa della Polizia Municipale di Prato che in viale Montegrappa si era verificato un rilevante incidente stradale ove una delle persone coinvolte aveva riportato gravi lesioni.
Lo stesso invitava la Polizia Municipale ad inviare urgentemente sul posto un’ambulanza del 118 per i dovuti soccorsi nonché una pattuglia per i rilievi del sinistro che, tempestivamente, venivano allertate ed inviate sul luogo indicato ove però non veniva individuato alcun incidente stradale.
Nel corso della stessa serata, l’agente addetta alla Sala Operativa riceveva altre telefonate dallo stesso individuo il quale le faceva proposte indecenti e, senza alcun motivo, le proferiva frasi ingiuriose e gravi minacce.
Il cittadino in linea dichiarava di chiamarsi C.M. di anni 42, soggetto realmente esistente e residente sul territorio di Prato ma che, successivamente invitato e presentatosi presso il Comando per informazioni in merito, è risultato del tutto estraneo alla vicenda.
Dalle indagini ed accertamenti svolti dalla Polizia Municipale, grazie alla tracciabilità delle telefonate che vengono ricevute e registrate presso la Centrale Operativa, veniva individuato il soggetto titolare dell’utenza di telefonia mobile dalla quale erano partite le telefonate in oggetto.
L’uomo (P.M.), un quarantenne nato e residente a Prato, veniva quindi invitato presso il Comando della Polizia Municipale per rendere sommarie informazioni in merito e, nel corso delle medesime, emergeva un suo coinvolgimento diretto nei fatti sopra esposti.
A carico di P.M. è quindi scattata subito d’ufficio la denuncia alla competente autorità giudiziaria per i reati di “procurato allarme”, “sostituzione di persona” ed “interruzione di un pubblico ufficio” per i quali rischia una pena detentiva fino a 6 mesi di arresto e a 2 anni di reclusione.
L’Agente della Polizia Municipale addetta alla Centrale Operativa, vittima degli incresciosi fatti di cui sopra, si è riservata la facoltà di presentare querela nei confronti dello stesso per i reati di ingiuria e minacce aggravate in quanto indirizzate a pubblico ufficiale e per i quali l’uomo rischierebbe fino a 2 anni ed 8 mesi di reclusione.
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