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Comune di Prato

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09/12/2013 12:00
Metastasio Eventi L'11 dicembre alle 18 l'inaugurazione delle mostre

Verdianamente, per la prima volta tutte le opere di Verdi al Met raccontate in una mostra

Autografi, documenti, iconografia e oggetti della Collezione di Goffredo Gori

Che fare per offrire un adeguato omaggio a Verdi, il compositore più schivo e più refrattario di tutti alle celebrazioni?  Verdianamente  è il titolo che Prato ha scelto per una mostra al Teatro Metastasio dedicata al grande maestro nell’anno del bicentenario all’interno di un progetto ( 2013Prato-Verdi1813) firmato da Goffredo Gori e che è iniziato a marzo con la Messa da Requiem nella chiesa di San Francesco.

Il Teatro Metastasio ospiterà due percorsi espositivi paralleli, uno nel foyer e uno nel Ridotto Montalvo Casini inserendo nella serata inaugurale dell’ 11 dicembre  ( la mostra va fino all 11 gennaio/ ingresso libero) la rappresentazione di “Rigoletto ”. Tutto questo alla vigilia della ricorrenza del  50° anno dalla riapertura del teatro Metastasio, che avvenne nel 1964 dopo anni di restauri  con un memorabile Trovatore che contava sulla presenza di grandi voci : Federa Barbieri e Ettore Bastianini (diretti allora dal maestro pratese Luciano Bettarini). Due percorsi espositivi (in un catalogo curato da Chiara Martini).

·  Il Metastasio e Verdi  è il primo percorso nel foyer del teatro : un cammino che ha origine da quel Trovatore del 1964 per “ri-trovare” a ritroso la storia dell’opera lirica al Metastasio , non solo con Verdi, ma anche coi suoi contemporanei e oltre fino a Puccini e Mascagni e Cilea.

·  Verdi al Metastasio è la mostra al Ridotto M.Casini , attraverso la quale  Goffredo Gori  ha per la prima volta ripreso una per una,  tutte le opere di Verdi rappresentate al Metastasio dalla prima storica volta in cui apparve  Ernani di Verdi nel 1845 appena pochi mesi dopo la prima de La Fenice di Venezia, fino ad arrivare all’ultima opera ( Falstaff del 1953) che è passata dal palcoscenico del Metastasio.

A questo ordito si intreccia la trama: il corpus verdiano di una collezione privata, quella di Goffredo Gori e della sua famiglia ( il nonno conobbe Verdi) che svuotando i cassetti di soffitta mette in mostra 144 pezzi iconografici, alcuni di grande suggestione e interesse.

Dal libretto della prima del Trovatore del 1853 al Teatro Apollo di Roma, quando la prima Zingara- Azucena fu Emilia Goggi Marcovaldi cantante pratese; all’autografo di Raffaele Mirate il primo Duca di Mantova di Rigoletto del 1851.

Accanto al pezzo solenne c’è la curiosità ( d’epoca) come la ricca galleria di cartoline postali (verdiane) e le figurine Liebig.

 Il percorso della mostra si conclude in uno spazio riservato dove è mostrato un autografo di Verdi che nel “Copialettere 1913” è pubblicato come “l’ultima lettera di Verdi”: 18 agosto 1900, cinque mesi prima della morte.

 Accanto all’inchiostro malfermo del Maestro anche autografi di Giuseppina Strepponi, la moglie. La mostra si snoda su documenti e reperti che attraverso la suggestione visiva di  radici verdiane “locali” si snoda su un reticolo di corrispondenze non immaginabili. Emilia Goggi Marcovaldi, prima interprete pratese di Azucena non è una sorpresa. Meno nota è l’affinità col tenore pratese Tobia Bertini-Radames con Toscanini; come quella dello scultore Lorenzo Bartolini. E c’è anche Sem Benelli e Verdi con l’anarchico regicida Gaetano Bresci.

Tutti “indizi” che rimandano al Verdi messo in mostra a Prato in una collezione che diventerà, attraverso donazione al Comune, esposizione fissa alla Scuola Comunale Verdi di Prato .

Per ricordare Verdi forse come avrebbe voluto lo scontroso maestro, non solo col cuore ma anche con la mente.

Verdianamente : per  un genio “compreso”, ma non ancora del tutto “capito”.

Verdi: il compositore più rappresentato al Metastasio di Prato

·  15 i  titoli verdiani ( su 27 opere di Verdi) andati in scena al Metastasio

·  La “ trilogia popolare” Rigoletto-Trovatore-Traviata è la più rappresentata:  Traviata (1853) con 23 edizioni  : la prima volta al Met nel 1866 con il maestro Attilio Nuti e 16 recite ( nella stagione anche la Contessa d’Amalfi di Errico Petrella con 20 recite),  Trovatore (1854) con 13 edizioni : la prima volta al Met nel 1862  con il m° Augusto Borgioli,  Rigoletto ( 1851) con 17 edizioni : la prima volta al Metastasio nel 1870.

RIGOLETTO al METASTASIO .

La prima volta  Stagione lirica del 1870-71   ( cioè dopo 20 anni dalla prima a Venezia) con 14 recite consecutive. Dirige Augusto Borgioli.

Dal 1870 al 1964 al Metastasio : 17 edizioni massimamente di recite da 12 a 18. Di Verdi, Rigoletto è l’opera ultima, prima della chiusura del 1956 per i restauri che riaprono il Met nel 1964:  26 e 27 novembre del 1955  con due sole recite. Il teatro Metastasio rappresenta Fedora di Umberto Giordano  8 e 9 settembre  1956 poi chiude per restauri. Nel 1895 figura Tobia Bertini tenore pratese come duca di Mantova per 18 recite  Nel 1944 sarà il m° Luciano Bettarini a dirigere Rigoletto con 3 repliche: Enzo Mascherini- Rigoletto e Gino Fratesi- Duca di Mantova, Ugo Novelli- Sparafucile ( Novelli e Fratesi cantanti di Campi Bisenzio.) Bettarini è il m°  pratese che riaprirà il Metastasio col Trovatore del 1964.

Il TROVATORE al METASTASIO

La prima volta è nella stagione 1862 -63  (cioè 10 anni dopo la prima di Roma). Dirige Augusto Borgioli con 15 recite .

1873 – 1881- 1887 / dirige Attilio Nuti  ( 14-15 recite).

1900- 1901 /  tenore Egisto Niccoli pratese ( 15 recite). Muore Verdi a Milano

1912 -13 / Trovatore (12 recite) nella stagione con Rigoletto ( 8 recite)

1919-20 / Trovatore con  10 recite / è la stagione del debutto di Iva Pacetti in Aida (16 recite)  e Cavalleria (8 recite)

1921-22  Trovatore (8 recite) con altra opera di Verdi : Un ballo in maschera (  14 rec.)

1939  / trilogia popolare verdiana al Met : Trovatore con protagonista E.Mascherini, Rigoletto con Brandisio Vannucci tenore pratese,  Traviata con Magda Olivero  e Mascherini - Giorgio Germont.

1951 / ancora trilogia verdiana:  Trovatore  / Traviata con un quasi esordiente Gianni Raimondi tenore , e Rigoletto con uno Sparafucile basso cantore proveniente dalle file della Verdi: Vasco Limberti

1954  - 2 sole recite.

1964Il trovatore con il m° Luciano Bettarini e uno storico cast.

1985 – Un Trovatore che con la presidenza di G.C Calamai viene dal cantiere diretto da Franca Valeri.



1756/13

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