«Dalla tragedia di via Toscana una lezione per tutti»

Dopo il lutto cittadino di ieri indetto dal Comune per commemorare le 7 vittime dell'incendio nella confezione di via Toscana, il consigliere comunale Pdl Vittorio Lana amplia la riflessione.

«L'altra sera per pietas cristiana mi sono recato in via Toscana di fronte allo stanzone in cui han perso la vita i sette Immigrati Cinesi e due in ospedale con lesioni gravi. Essendo in anticipo, ho fatto due passi nei dintorni, tanto per scaldarmi un po' ed potuto notare l'arrivo del migliaio di cittadini della Chinatown pratese datisi appuntamento sul luogo della tragedia. Giunti sul luogo in ordine sparso, si sono disposti in semicerchio, già transennato, davanti alle 6 foto delle vittime più un Ideogramma incollati al cancello d'ingresso del locale andato a fuoco. A lato, la postazione di una emittente asiatica oltre a RaiTG24 e le TV locali. Lo spazio antistante era stato riservato per luminarie distribuite sul posto e composte, man mano, dai singoli convenuti col simbolo devozionale della croce uncinata. In prima fila donne col saio hanno intonato litanie buddiste di commiato alle vittime, presente il Console Cinese di Firenze.

E' giunto sul luogo il Presidente del Consiglio Amerini e l'ass. G. Silli salutato con quasi familiarità da molti. Poco dopo i rappresentanti delle associazioni Sino-Italiane hanno pregato l'ass. Silli, Amerini e lo scrivente di disporsi al loro fianco per dare lettura in italiano ed in cinese ad un breve comunicato, dinnanzi alla platea ed alla emittente asiatica. Il tutto secondo una chiara e composta regia. La parte più sorprendente e' venuta fuori dal contenuto del comunicato delle associazioni Cinesi: in buona sostanza, una presa d'atto di una realtà da superare e la dichiarazione d'intenti, con invito agli operatori economici cinesi di Prato a rispettare in autonomia le leggi ed i regolamenti italiani e ad integrarsi nella realtà locale. Da questa tragedia vien fuori, così, una lezione per tutti ed un germoglio di un futuro migliore per la Città. Ma emerge anche, a tutto tondo, che l'attività e l'impegno delle Istituzioni e la stessa Governance cittadina si sono mosse nel senso giusto. Entrambe, secondo le rispettive competenze, hanno saputo accogliere, intessere relazioni, indicare linee di condotta, ma anche prevenire e all'occorrenza reprimere, con grande fermezza, le violazioni riscontrate sui luoghi di lavoro, l'evasione fiscale e contributiva, le infrazioni valutarie e le distorsioni del mercato che, nell'insieme, stavano avvelenando il corpo sociale. Quindi, sembra proprio che non tutto sia da rivedere e l'ennesima perdita di vite umane non passi invano, a Prato».