Una cittą pazza per Verdi
Calorosa l'accoglienza della Città di Prato alla mostra, ai concerti e agli incontri dedicati a Giuseppe Verdi nel bicentenario della sua nascita. Il calendario di “ Verdianamente” prevede numerose iniziative organizzate dal Comune di Prato, fra le quali le due mostre nel foyer e nel ridotto del Teatro Metastasio, i concerti della Scuola di Musica Giuseppe Verdi e gli spettacoli in collaborazione con alcune scuole pratesi.
La mostra, inaugurata lo scorso 11 dicembre alla presenza del sindaco Roberto Cenni, dell'assessore alla Cultura Anna Beltrame e del presidente del Teatro Metastasio Umberto Cecchi, è stata una bella occasione non solo per i melomani ma per tutti coloro che vogliono scoprire aneddoti, curiosità e divertenti notizie sulla vita e le opere del grande Verdi e sul vero e proprio “culto verdiano” che Prato ha manifestato sin dai primi passi della carriera del grande maestro di Busseto.
Il sindaco Roberto Cenni ha inaugurato le mostre del Metastasio, curate da Chiara Martini, con queste parole: «Nell'epoca dominata dalle immagini virtuali, di internet, della rete e del web, si percepisce il bisogno e la voglia di soffermarsi a guardare gli oggetti fisici, reali, che odorano di storia e ricordano il passato. La generosità di Goffredo Gori, che ha deciso di donare all'Amministrazione cittadina 144 fra i suoi importanti cimeli verdiani, sarà un gesto che verrà ricordato e goduto non solo da tutti noi, nell'immediato, ma dalle generazioni future che potranno così conoscere e tramandare la storia di una città innamorata della musica, della lirica e di quel gran genio che fu Giuseppe Verdi. La collezione troverà la sua casa definitiva in una nuova ala della Scuola di Musica Giuseppe Verdi, che diverrà così non solo l'eccellente luogo di formazione musicale che è oggi, ma anche un curioso centro espositivo dedicato alla “memoria” musicale».
Grande anche la soddisfazione del presidente del Metastasio Umberto Cecchi, che ha ricordato l'inaugurazione del restauro del Teatro Metastasio proprio con un opera verdiana: « Il 22 ottobre del 1964 - racconta Cecchi, - al “rinnovato” Teatro Metastasio andava in scena il Trovatore. Ed io ero in platea».
Le mostre sono ospitate nel Ridotto e nel Foyer del teatro Metastasio fino all'11 gennaio. Ingresso libero.
Orario: 16-19 tutti i giorni; 16-20 nei giorni di spettacolo
al Metastasio.
Chiuso domenica e lunedì e nei giorni 24 - 25 - 26 -
31 dicembre e 1 gennaio.
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