I miracoli della donazione Riblet
Tre miracoli per il Museo: la donazione Riblet , questo il titolo della mostra dedicata ai tre grandi dipinti di Santi di Tito e Alessandro Allori donati al Comune nel 2012 dalla nobildonna fiorentina Angela Riblet Bargagli Petrucci, che sarà inaugurata sabato 21 dicembre alle 16.30 al piano terra di Palazzo Pretorio. Dopo un attento restauro sarà possibile ammirare queste tre splendide opere dei maestri del Cinquecento toscano, prima della loro collocazione definitiva al secondo piano del Museo.
La Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Santi di Tito
(1536-1603),
Il Miracolo del grano e
Il Miracolo dell’acqua di Alessandro Allori
(1535-1607) furono commissionati dal mercante fiorentino Geri Spini
per la cappella della villa di Motrone a Peretola e, dopo
successivi cambi di proprietà, vennero acquisiti dalla
famiglia Bargagli Petrucci. “È molto raro trovare un
corpus di questa importanza: la donazione ha un valore
inestimabile”, osserva Maria Pia Mannini, conservatrice del
Museo di Palazzo Pretorio. "L'insieme dei tre dipinti - dice
l'assessore alla cultura Anna Beltrame - crea una grande
suggestione, per la bellezza delle figure e dei paesaggi, la
potenza dei colori, la grandezza delle dimensioni. Vale davvero la
pena scoprire questo prezioso lascito alla città".
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al
26 gennaio tutti i giorni meno il martedì dalle 16.30 alle
19.30, il sabato e la domenica anche la mattina dalle 10 alle
13. Le tre opere sono la testimonianza del talento dei due
Maestri che hanno segnato profondamente la pittura tra il
‘500 ed il '600. Nella Moltiplicazione dei pani e dei pesci
Santi di Tito rappresenta con grande realismo in primo piano Cristo
e gli apostoli Andrea e Filippo, insieme a un piccolo garzone che
regge la cesta dei pesci. Il paesaggio che fa da sfondo è un
esempio eccezionale di padronanza della tecnica pittorica, con gli
alberi che si aprono come una quinta su un cielo terso e limpido.
Il Miracolo del grano e Il Miracolo dell’acqua si devono
invece ad Alessandro Allori, uno dei maggiori interpreti della
maniera fiorentina. Le due tele illustrano egregiamente il gusto
dell’epoca, con un grande valore documentario degli sfondi,
che evidenziano il monastero di Vallombrosa e le foreste di
Montesenario.
Info www.palazzopretorio.it
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