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Comune di Prato

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30/12/2013 11:02
verdi Mostre Il quadro realizzato dalla giovane artista Angela Caputo con materiali tessili e passamaneria

VerdianaMente: ad attendervi la Lady Machbet che è un po' pratese

Tra i tanti documenti, rarità autografe, carte e cartoline, musica stampata e manoscritta che rappresentano la mappa della mostra verdiana , il "pezzo d'ouverture", quello che si presenta per primo alla vista di chi entra nel Ridotto del Metastasio, è  un quadro  figurativo contemporaneo,  creato proprio in occasione della mostra  "VerdianaMente", che espone la collezione  di Goffredo Gori donata al Comune di Prato.
L'impatto è forte,  dirompente, proprio come una di quelle  melodie di Verdi che ti catturano per la loro concitazione.
Si tratta di un quadro verticale di quasi due metri di Angela Caputo, giovane artista pratese che tra i mille personaggi della galleria verdiana ha scelto come soggetto di presentazione della mostra una Lady Macbeth, la più malvagia  tra le figure  create dal maestro, il primo incontro di Verdi con Shakespeare (Macbeth a La Pergola di Firenze -1847). Rossi i capelli,  come il sangue che le cola dalle dita. C'è qualcosa che associa la giovane artista alla città del tessile, ed è la tecnica usata che è "il mescolo" di vari materiali messi insieme: dal filato con cui sono intessuti i capelli, ai vari sfondi composti con stoffe e trine, bottoni e passamaneria. Un volto dipinto che ricorda l'estetica del periodo figurativo elisabettiano.
Non è un caso che il percorso  della mostra si concluda, attraversando teche ricche di pezzi di antiquariato, con la sorpresa moderna  di un documentario ancora a tema shakespeariano: un video su "Re Lear", l'opera che Verdi non scrisse mai, "l'opera che non c'è"; ma che Toscana Tv, mediapartner della mostra ha realizzato con la regia di Lorenzo Gori.
La mostra Verdiamamente è visitabile ad ingresso libero fino all'11 gennaio al Foyer e al Ridotto del Teatro Metastasio.

1956/13

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