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Comune di Prato

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04/01/2014 14:11
CSN Parchi Il giovane geologo pratese, 30 anni, succede a Matteo Cordaro, che deve lasciare per una nuova opportunità professionale nel Corpo dei Vigili del Fuoco

David Fastelli è il nuovo direttore del Centro di Scienze Naturali

La presidente Bicchi e il vicesindaco Borchi: «Rappresenta la quadratura del cerchio per portare a compimento gli indirizzi dell'Amministrazione sul Sistema dei parchi, in cui il Csn ha un ruolo centrale».

Il nuovo direttore del Centro di Scienze Naturali è David Fastelli, 30 anni, pratese, nominato ieri sera dal Consiglio di ammininistrazione presieduto da Pamela Bicchi. La presentazione ufficiale è avvenuta stamani in Comune alla presenza della presidente Bicchi, dell'ex direttore Matteo Cordaro e del vicesindaco ed assessore all'Ambiente Goffredo Borchi. Fastelli dopo il diploma al Buzzi come perito tessile ha conseguito la laurea in Geologia Ambientale, conservazione territoriale e paesaggistica. Dal 2012 è il tecnico addetto alla valorizzazione dei Beni Naturali del Comune di Prato per il progetto “Life Plus” e realizzatore del Masterplan e delle linee guida del Sistema Parchi di Prato. Collabora attivamente con il prof. Giuseppe Centauro, consigliere del sindaco Cenni per i beni paesaggistici ed architettonici,  ed il prof. Garzonio dell’Università di Firenze al corso di laurea in Scienze geologiche. Ha all’attivo importanti collaborazioni scientifiche, come quella effettuata per il progetto didattico di educazione ambientale “ Un patto per l’acqua” promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con l’istituto Lamma e Legambiente. della riqualificazione e la messa in rete delle. E' stato inoltre volontario del Centro Scienze naturali, che quindi conosce già molto bene . «Tutti motivi che hanno fatto ritenere al Consiglio che David Fastelli fosse la persona giusta per ricoprire il ruolo di direttore - ha detto la presidente Bicchi - Rappresenta la quadratura del cerchio, in quanto il Centro di Scienze Naturali ha un ruolo centrale nel progetto del Sistema dei parchi dell'Amministrazione comunale». «Il mio ruolo sarà proprio quello di fare da pontiere con l'Università e con le iniziative ambientali - ha confermato Fastelli - Nel Sistema dei parchi della città il Csn è uno snodo cruciale per concretizzare tutti i progetti che miglioreranno le aree verdi della città e le collegheranno aumentandone la qualità e la fruibilità». 

Fastelli succede a Matteo Cordaro, 33 anni, che ha ricoperto il ruolo di direttore dal settembre 2012: Cordaro ha deciso di lasciare l'incarico perchè nel 2010 ha partecipato al concorso nazionale dei Vigili del Fuoco riuscendo ad ottenere una buona posizione nella graduatoria. La chiamata dal Corpo è arrivata ora e Cordaro sta frequentando la scuola in attesa della destinazione: «Si è aperta per me una nuova opportunità, ma sono contento del fatto che lascio il Centro in condizioni migliori di come l'ho trovato e questo grazie al lavoro di squadra compiuto con il Consiglio di amministrazione, la presidente Bicchi, i dipendenti e i volontari del Centro». «Ringraziamo Cordaro per il grande lavoro svolto e diamo il benvenuto al giovane e qualificato Fastelli - ha aggiunto il vicesindaco Goffredo Borchi - Al di là delle evoluzioni che ci sono state alla direzione del Centro, è importante che siano stati realizzati gli obiettivi che il Csn si prefiggeva. Ora è necessario dare completamento agli importanti indirizzi dati dall'Amministrazione comunale sulla costruzione del Sistema dei parchi». Il Sistema comprende le Aree protette di Monteferrato e Calvana e Gonfienti–Alcali, il Centro Storico, le Cascine di Tavola, il parco fluviale del Bisenzio e l'area umida de Le Pantanelle.

La presidente Pamela Bicchi ha sottolineato il fatto che negli ultimi anni il Consiglio di amministrazione ha riacquistato la centralità che doveva avere nella gestione del Csn, patrimonio dell'intera città: «L’avvicendarsi in pochi anni di 4 Direttori del CSN dopo un “dominio” durato oltre 40 anni ha certamente comportato un lavoro straordinario e notevole al CDA, che ha dovuto affrontare questa problematica oltre a quelle già “pesanti” che si sono presentate dall’inizio del mandato, nel gennaio 2011 - ha detto Bicchi -  Questo CDA è arrivato trovando un’ indagine che ha spazzato via, insieme alle nuove restrittive norme, il recupero fauna selvatica; un sequestro preventivo della struttura che si è risolto definitivamente nel dicembre 2012; il rischio dello sfratto dai locali della curia scampato con l’accordo del luglio 2011 e che ha visto l’acquisizione di una parte del parco ed il rinnovo del contratto di affitto fino al 2019; un parco con oltre 150 animali di varie specie completamente da riqualificare e che ad oggi vede nuovi percorsi, il passaggio dai 6 agli attuali 16 ettari con le nuove strutture realizzate e sbloccate dal comune dopo un’attesa durata 10 anni; la necessità di un progetto complessivo di riqualificazione di tutta l’area e della nuova sede realizzato grazie alla sinergia con gli uffici dell’Assessorato all’Ambiente. A questo dobbiamo aggiungere il grave bilancio in “rosso” ereditato (meno 100 mila euro nel 2010) e che vede il raggiungimento dell’obbiettivo del pareggio di bilancio a soli due anni dal nostro arrivo, ottenuto solo grazie ad una politica di rigore sul contenimento delle spese ed alla realizzazione di importanti progetti didattici con altri enti e le scuole».

Anche su incarichi e assunzioni Pamela Bicchi ha sottolinaeto che i tempi sono cambiati: «Vi sono delle limitazioni precise sulle assunzioni nelle Fondazioni pubbliche come il Csn, che devono essere di carattere “determinato”, questo per un normale “tourn over” a tutela dell’ente stesso. Sono finiti inoltre i tempi delle “vacche grasse”, di benefit e privilegi. Se da una parte si chiede a gran voce, noi per primi, un taglio alla spesa pubblica, dall’altro dobbiamo mettere in conto che si debba essere morigerati negli stipendi dei “manager” pubblici offrendo a giovani (e meno giovani) laureati, promettenti e competenti, stipendi estremamente contenuti. E' quindi legittimo e normale che questi, qualora trovino sistemazioni più remunerative e sicure, possano cambiare lavoro esattamente come accade nel privato. Noi continuiamo a sposare questa linea dove il CSN resta un “incubatore” di giovani ricercatori universitari seri e preparati e che possono apportare al centro nuove idee al passo con i tempi in una gestione sempre rivolta alla collaborazione con altri enti ed associazioni con gli stessi nostri obbiettivi che restano l’educazione, la didattica, la ricerca e la conservazione dell’ambiente naturale. Nel 2013 sono stati oltre 5000 tra studenti ed insegnanti a partecipare alle didattiche del centro, circa 900 i bambini nei “compleanni in natura” ed a tutti questi si devono sommare i visitatori che, nei mesi di punta, sono stati di media 300 a fine settimana, senza dimenticare i complessivi 10.200 visitatori del 2012, provenienti da tutta la Toscana, oltre alle visite dell’Università di Ajaccio, quella di Praga e Siena ed il gruppo di Wangen. La continuità è certamente un nostro obbiettivo ed è data soprattutto dai nostri validi dipendenti e collaboratori, forti di un CDA, permettetemi, sempre attento, presente e che non si è risparmiato neppure un giorno».

cb

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