Progetto "Arte per strada", l'intervento del consigliere Federico Lorusso
In seguito al dibattito sui contributi assegnati al Centro di Studi Arti Visive il consigliere del Partito socialista riformista Federico Lorusso dichiara quanto segue:
“Ormai è una verità: Quando si decide di fare qualcosa di concreto e utile per la propria città, c’è sempre il mestierante della contestazione di turno che deve dire di no a tutti i costi! A sostegno della mia tesi voglio portare l’esempio del Centro Studi Arti Visive, voluto fermamente dal sindaco Roberto Cenni, ideato e attuato con grande caparbietà dall’ artista Paolo Calamai insieme a tutto il suo Staff, per salvaguardare e rivalorizzare i locali sfitti e così riappropriarsi del nostro Centro Storico, che dopo più di un anno e mezzo di lavoro in una zona difficile come via San Giorgio, Canto alle Tre Gore, Via Cironi, è riuscito a portare visibilità e tranquillità alla zona, con attività di promozione culturale, valorizzando tutti gli artisti Pratesi e non a far rivalutare e riappropriarsi dei negozi del centro! Tutto questo però a qualcuno non è piaciuto, infatti prima di Natale ci fu una manifestazione organizzata da un gruppetto di ragazzi fuori dal Centro Studi che contestavano il progetto e nonostante questo il presidente Paolo Calamai con grande eleganza e responsabilità li fece entrare e si rese disponibile a rispondere a tutte le loro domande senza curarsi della loro maleducazione e offese, perché per Paolo Calamai e noi tutti che lo aiutiamo è più importante spiegare il progetto, la sua bontà, l’utilità sociale… che arrabbiarsi e chiudere le porte in faccia, ai giovani che potrebbero anch'essi usufruire degli spazi espositivi. Il Centro Studi è uno spazio aperto a tutti e di tutti! (pittori, scultori, fotografi, grafici, poeti, scrittori, operatori delle arti visive, e associazioni del tempo libero, sportive, musicali e teatrali.
Questo però non è bastato, a calmare le acque. In città oltre a quei giovani, ci sono persone che invece di metterci la faccia si nascondono, a volte dietro un articolo di giornale, a volte dietro una scrivania, a volte mandando avanti i giovani e purtroppo a volte come è successo al Centro Studi, compiendo furti, approfittando del fatto che lo spazio del centro Studi è aperto a tutti e spaccando le vetrine esterne come è accaduto di recente! Quando partì il progetto tutti noi sapevamo che sarebbe stato difficile effettuare le rassegne “Arte per Strada”( fare cultura in mezzo alla strada in un triangolo dei più pericolosi per droga, furti, scippi )ma anche vili azioni contro le strutture, non ci hanno fermato e non ci fermeranno! Poi domandiamoci con serenità se era facile attivare, recuperare e gestire questi spazi e locali abbandonati a se stessi ed in disuso, e renderli accessibili al pubblico con l'autogestione tra artisti, associazioni, commercianti, artigiani, accessibili ad attività culturali; perché chi protesta ora, non si è mai visto non si è mai adoperato prima ad attuarli? Perché forse era più facile tenerli come ricettacolo abbandonati ed in disuso alla mercé degli spacciatori, alla sporcizia, o a luoghi di incontro? Non lo hanno fatto loro?( Non solo non hanno partecipato alle manifestazioni), ma ora si ergono a paladini della spesa e del bene pubblico. C'è qualcosa che non torna, non vi pare? Fatevi avanti , c'è spazio per tutti, per chi ha voglia, capacità di lavorare. In definitiva sono incomprensibili attacchi al sindaco Roberto Cenni che ha permesso in quella zona malfamata la rinascita di tre fondi prima chiusi e adesso attivi e destinati alla cultura e ai giovani artisti in via San Giorgio e al Canto alle tre Gore”.
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