Sequestrate due ditte di confezioni alta moda
Due soppalchi con dormitori di piccolissime dimensioni sopra e sotto, cucine sporche, lavoratori in nero e clandestini. Questa la situazione trovata dalla Squadra Interforze durante l'ultimo controllo eseguito in zona Le Fonti. Due le ditte operative nell'ambito della confezione di abbigliamento di alta moda all'interno del capannone di circa 600 metri quadri che si sono spartiti realizzando pareti costruite abusivamente. Ciascuna ditta aveva delimitato il proprio spazio lavorativo, solo i servizi igienici erano in comune. Ciascuna aveva anche realizzato abusivamente gli spazi ad uso residenziale per i titolai e per i propri lavoranti: ognuna aveva la sua cucina, le camere riservate ai gestori delle attività e le camere per i lavoranti, queste ultime realizzate su strutture a due piani in violazione alla normativa antisismica. Pessime anche le condizioni igieniche a causa del'improprio uso abitativo e cattiva la manutenzione dei luoghi di lavoro con finestre occultate da spessi tendaggi neri, cartone o plastica nera; impianti coperti da lanugine e adattati anche all'uso abitativo. Accertata la presenza di due clandestini tra i lavoratori presenti, la cui maggioranza è risultata non regolarmente assunta tanto che è scattato da parte degli Ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro la sospensione della attività imprenditoriale mentre il titolare della ditta alle cui dipendendenze erano le persone in stato di clandestinità è stato deferito alla Autorità Giudiziaria per violazioni alla normativa in materia di immigrazione. L'edificio è stato sottoposto a sequestro da parte della Polizia Municipale così pure i macchinari, costituiti per lo più da macchine da cucire. I committenti sono stati denunciati per la realizzazione delle opere abusive.
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