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Comune di Prato

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11/01/2014 10:06
La vigna Interventi Sui temi del lavoro e della famiglia

Lettera aperta del capogruppo del Nuovo Centro Destra Carlo la Vigna al sindaco Roberto Cenni

Il capogruppo consiliare del Nuovo Centro Destra Carlo La Vigna ha scritto una lettera aperta al sindaco Roberto Cenni:

"Tutela del lavoro e della famiglia; due questioni nazionali, caro Roberto, che nell’ambito della nostra amata città, hanno subito processi degenerativi anche e soprattutto a causa di una diffusa illegalità radicata nel tessuto sociale (e non solo a causa del cd “distretto parallelo”).

Un’ illegalità che, in coscienza, non è stata adeguatamente fronteggiata neppure nell'attuale legislatura comunale.

A nulla è servito e serve richiamare l’immobilismo cronico delle passate giunte di centro sinistra che, sotto la bandiera del “buonismo” e dell’”accoglienza indiscriminata”, hanno costruito le proprie fortune politiche minimizzando subdolamente il fenomeno tanto da farlo crescere e radicare in città.

A ben poco è servito e serve anche ricordare che “ mai prima d’ora un’amministrazione si era impegnata tanto nella lotta all’ illegalità” poiché, è vero, numerose sono state le iniziative intraprese in merito, ma era comunque difficile fare peggio delle passate negligenze.

Dunque, alla rivendicata presa di coscienza dell’amministrazione sull’esistenza del fenomeno delinquenziale ed al conseguente impegno profuso per contrastarlo, quali sono stati i risultati effettivamente conseguiti?

Ciò che francamente avverto tra le esigenze dei nostri concittadini è una maggiore concretezza in materia di sicurezza, che purtroppo riscontro solo nelle dichiarazioni auto referenziali di chi, in seno alla Giunta, non si è invece rivelato  adeguato al compito. 

Ciò che, di contro, continuo a vedere è una mera denuncia del fenomeno che, tra l’altro, troppo spesso, ha contribuito esclusivamente a provocare ulteriori danni economici e di immagine al nostro Comune, allontanando le forze produttive sane e compromettendo nuovi insediamenti.

In realtà, si è man mano andati sacrificando una “sicurezza urbana”, più vicina alle famiglie e più aderente ad uno strumento comunale di contrasto (penso alla “polizia di prossimità” ovvero al Vigile di Quartiere), per intraprendere tanto populistiche quanto impari battaglie contro la criminalità organizzata cinese, ignorando inoltre che quella cinese rappresenta solo una parte della criminalità operante sul territorio.

Un errore di valutazione che ha portato, e non poteva essere altrimenti, ad alcuni insuccessi della nostra giunta sul piano della  sicurezza (“urbana”, nello specifico).

Ricorderai i miei interventi consiliari sulle emergenze e le criticità riguardanti la zona del Soccorso e tutta l’area  compresa tra la Stazione Centrale,  viale  Vittorio Veneto, via Tiepolo, via Martini, piazza S. Marco, via fra Bartolomeo. Ma per tali problematiche, che purtroppo continuano a riguardare altri ampi quartieri cittadini, troppo poco è stato fatto;  di contro, paradossalmente, ci si è limitati a fare “cassa” al Macrolotto senza però riuscire a scalfire minimamente l’illegalità del “distretto parallelo”.

Per parer mio, in materia di sicurezza, nulla può essere improvvisato e ciascun organo preposto deve fare la sua parte, senza destabilizzanti interferenze.

Gli strumenti preposti al contrasto della criminalità organizzata del nostro territorio, sono le strutture provinciali e/o ad esse sovra ordinate di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza che fortunatamente operano, sotto la direzione dell’A.G., con competenza e riservatezza; qualità  quest’ultima, che non può certo dirsi appartenente ai politicanti di mestiere e che invece risulta spesso indispensabile al buon esito delle attività.

Credo fermamente che le strutture provinciali e/o sovra ordinate siano sottostimate per Prato rispetto alla vastità del fenomeno delinquenziale.

Ora però che c’è un Governo che ha dimostrato attraverso il vicepresidente Alfano di aver preso a cuore la situazione di Prato, diventata ormai una vera e propria emergenza nazionale, è il momento di confidare nella costanza e serietà del rapporto fra le istituzioni piuttosto che montare campagne di stampa sempre in odore di strumentalizzazioni.

Naturalmente non disconosco i meriti complessivi della nostra Giunta che la pongono tra le  migliori che ha avuto Prato almeno negli ultimi 20 anni, ma non possiamo nasconderci tra di noi le criticità, non fosse altro per risolverle ed uscirne rafforzati".

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