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Comune di Prato

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13/01/2014 12:25
Pieri Scuola Nel XVI rapporto annuale Ecosistema scuola stilato da Legambiente

Prato al secondo posto in Italia per la qualità degli spazi scolastici

Dall'anno scorso guadagnate due posizioni, ad un passo dal primo posto. Prato si è distinta soprattutto per l’installazione di impianti di energia rinnovabile in 47 edifici sui 91

Prato è salita al secondo posto in Italia per la qualità degli ambienti scolastici nel XVI rapporto annuale Ecosistema scuola 2013 stilato da Legambiente sulle strutture e i servizi delle scuole materne, elementari e medie in 94 capoluoghi di provincia. Sul podio sono arrivate Trento, al primo posto con il 76,8%, Prato al secondo con il 76,1% - praticamente un pareggio, risalendo di due posizioni dall'anno scorso - e Piacenza al terzo con il 73,4%. Un traguardo importante considerando le ridotte finanze degli enti locali e il quadro nazionale, da cui emerge che oltre il 60% degli edifici scolastici è stato costruito prima del 1974, data dell’entrata in vigore della normativa antisismica, che il 40% è privo del certificato di agibilità e il 60% non ha quello di prevenzione incendi. Il capoluogo tessile è l'unico della Toscana nella "top ten", mentre Firenze è al 25° posto, Livorno al 28° e Pistoia al 38°. Ogni anno l'assessorato ai Lavori pubblici di Roberto Caverni dedica ingenti risorse alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici, per garantire un alto standard a ragazzi e famiglie. Ne sono esempio i progetti per gli ulteriori adeguamenti antisismici da realizzare nell'arco del 2013 all'elementare De Andrè (400mila euro), alle materne Villa Charitas (70mila euro), Abatoni (90mila) e Cilianuzzo (120mila), all'istituto comprensivo Puddu (150mila),  alla media Marcocci (100mila), all' elementare D'Amico (100mila) e alle palestre scolastiche Dalla Chiesa e Meucci (270mila).

A fare la differenza nelle 91 scuole pratesi che hanno partecipato all'indagine sono stati non soltanto l'aspetto della sicurezza e della manutenzione, ma anche quelli dell'ecosostenibilità, dell'uso di fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica, della cura degli spazi verdi, dell'inserimento di prodotti biologici e di filiera corta nella mensa, dell'uso dello scuolabus e dell'attivazione di percorsi "Pedibus" per percorrere a piedi in sicurezza il percorso casa-scuola. Prato si è appunto distinta per l’installazione di impianti di energia rinnovabile in 47 edifici sui 91, coprendo, negli edifici dove sono presenti impianti, il 100% dei consumi da rinnovabili: «Una scuola che garantisce la sicurezza e la qualità degli ambienti rispettando al tempo stesso l'ambiente rientra nel progetto educativo dei ragazzi - commenta l'assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri - Siamo consapevoli del fatto che c'è da fare ancora molto e certamente andremo avanti in questa direzione, ma va rilevato che anche in un momento di difficoltà per i Comuni, questa Amministrazione ha mantenuto alta l'attenzione sulla scuola sotto molteplici aspetti, dalla didattica, all'inclusione, alla sicurezza e alla cura dei giardini con  piante e nuovi giochi in materiale di riciclo». E' partito l'anno scorso infatti il progetto dell'assessorato all'Ambiente di Goffredo Borchi per la riqualificazione di tanti spazi verdi in città, tra cui molti giardini scolastici.

Il riconoscimento per le scuole materne, elementari e medie si aggiunge ai traguardi già raggiunti per l'ergomicità e le attrezzature di qualità acquistate dal Comune per gli asili nido.

cb

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