"Officina pratese", l'intervento del consigliere Vittorio Lana
In merito alla chiusura della mostra "Officina pratese. Da Donatello a Lippi", il consigliere del Pdl - Forza Italia Vittorio Lana, dichiara quanto segue:
“La lettura della stampa locale in merito alla notizia sulla chiusura della mostra Officina Prato a Palazzo Pretorio, col botto di 60 mila biglietti staccati, oltre i prodotti editoriali e gadget, sull'onda di un successo senza precedenti, per la città, registrato a tutti i livelli, mi ha richiamato alla mente l'insensata filippica del capogruppo ed ex competitor Pd Massimo Carlesi, sulla presunta perdita d'immagine di Prato, per effetto della governance del sindaco Cenni, uscito vincitore dalle urne. Per un attimo mi è balenata in mente l'idea goliardica che si trattasse di una risposta destinata proprio al piccato Carlesi: come a dire che la brillante giornalista si rivolgesse alla nuora perché suocera intendesse. Non sarà di certo così, ma la fantasia non la puoi mica fermare. Detto questo, e' innegabile che grazie agli interventi della Giunta Cenni, dalle estati pratesi a questi ultimi importanti appuntamenti con l'arte, Prato sembra avere ritrovato un orgoglio mai sopito ed una voglia insperata di uscire dall'angolo in cui era stata ristretta da una serie di eventi nefasti, legati alla schiacciante presenza della grande Chinatown nostrana, alle politiche ostili del governatore Rossi ed ai conflitti innescati da società, partecipate con rilevanti risorse di bilancio del Comune.
Spiace osservare come il PD locale che è forza politica di governo del Paese, continui a tifare perché la città resti ancora relegata in quell'angolo dal quale i pratesi han dimostrato di saper uscire, così come dimostrato a più riprese nel passato. Non c'è solo il successo di Officina Prato, caro Carlesi. Il 24 pv i contribuenti Pratesi proprietari di prime case, unici in Toscana insieme ai Pisani, non dovranno versare la cd Mini IMU. Infatti i bilanci del Comune sono stati risanati, così come han fatto i pochi virtuosi del Paese, mentre i Sindaci di centrosinistra delle maggiori città (Torino, Milano, Genova, Bologna, Roma, Firenze in testa) han fatto i furbetti elevando l'aliquota per far quadrare i propri conti attraverso i rimborsi dallo Stato, sapendo che l'imposta non sarebbe stata chiesta ai cittadini per il diktat del Pdl. Invece Letta, che è di casa e conosce i propri polli, ha rimborsato l'IMU prima casa ad aliquota standard 0,4% ed ora i buchi di bilancio 2013 - 2014 di quei Comuni dovranno colmarli i rispettivi contribuenti. Vede Carlesi, sono quei sindaci Pd o di altri colori, che han fatto perdere credibilità ai Comuni, non Cenni”.
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