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Comune di Prato

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24/01/2014 15:31
Mobilità Trasporto collettivo, mobilità lenta e accessibilità tra le aree di intervento del gruppo di specialisti

Approda in Commissione 3 il "Laboratorio per la Mobilità Sostenibile"

Il tavolo di lavoro, composto da tecnici ed esperti in materia, ha come obiettivo elaborare il nuovo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile

E’ stato presentato per la prima volta questa mattina alla Commissione consiliare 3 "Sicurezza urbana, Lavori pubblici e Mobilità", presieduta da Giancarlo Auzzi, il “Laboratorio per la Mobilità Sostenibile” (LaMos). Costituito il 7 dicembre scorso , si tratta di un tavolo di lavoro che ha come obiettivo stilare il nuovo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUM), sostitutivo di quello in vigore già dal 2004.

L’elaborazione di un nuovo PUM si è resa necessaria in seguito ai grandi cambiamenti che hanno modificato la struttura sociale ed economica della città e quindi il suo approccio alla mobilità. Per la stesura del nuovo piano è stato scelto di adottare un approccio metodologico più tecnico–scientifico alle tematiche della mobilità sostenibile ed è per questo che il LaMos si avvale di specialisti della materia provenienti da diversi ambiti: il direttore generale del Comune Michele Pinzuti, il presidente dell’Aci Federico Mazzoni, il direttore di Cap Alberto Banci, il direttore della Società Asm Sandro Gensini, a cui il Comune ha affidato i servizi d'igiene urbana, il Comandante del Corpo di Polizia Municipale Andrea Pasquinelli, il prof. Simone Guercini, ordinario di economia e gestione delle imprese dell’Università degli studi di Firenze- PIN di Prato, ed un esperto di tecniche ingegneristiche individuato dal PIN di Prato. Il coordinamento dei lavori è affidato al dirigente del Servizio Mobilità, l’Ingegner Rossano Rocchi, mentre a presiedere il Laboratorio è l'assessore Caverni, che ha commentato in merito: «E’ uno strumento tutto nuovo, che coinvolge diversi soggetti e a cui è stata voluta dare una connotazione scientifica. E’ la prima volta che viene affrontato l'argomento con questa modalità». Ha poi spiegato: «Il nuovo PUM prevederà degli obiettivi mirati, con un’attenzione particolare all’armonizzazione delle varie componenti della mobilità».

Le linee guida del progetto sono state illustrate dall’Ingegner Rossano Rocchi, dirigente del servizio Mobilità e strade, che ha affermato: «La città è molto cambiata negli ultimi anni. E’ necessario perciò modificare anche gli strumenti al suo servizio, adattandoli alle mutate esigenze e calandoli nel contesto reale». Questi in sintesi gli obiettivi, da realizzarsi attraverso il PUM, del LaMos: soddisfare le esigenze di mobilità in maniera sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale, per migliorare la qualità della vita urbana; promuovere l’integrazione tra i vari sistemi di trasporto, privilegiando la mobilità collettiva e quella lenta (ad esempio tramite le piste ciclabili); adattare ed armonizzare i sistemi e le infrastrutture di trasporto con il contesto urbano; sviluppare nuove tecnologie per migliorare e incrementare la comunicazione con i cittadini in materia di mobilità.

Saranno diversi gli ambiti sui quali il LaMos lavorerà: i sistemi di trasposto collettivo, la rete stradale e le infrastrutture viarie, l’accessibilità per una città senza barriere, il sistema dei parcheggi, la la mobilità lenta, la rete di distribuzione delle merci (fino ad oggi non soggetta a regolamentazione), la sicurezza stradale e i sistemi di trasporto intelligenti (ITS), ovvero le tecnologie di controllo e l’infomobilità.

Gli strumenti a cui il LaMos si rifarà per la stesura del nuovo PUM sono due: il Piano Strutturale cittadino,  approvato nel 2013, che contiene gli indirizzi generali per la pianificazione di strumenti e progetti per la mobilità; il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità, in fase d’approvazione, che ha come obiettivo unificare le politiche regionali relative alla progettazione delle indirizzi e degli interventi in materia di trasporti.

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