Storie di sport al tempo del nazismo
Guardare alla più grande tragedia del ‘900 attraverso il punto di vista sportivo. Quest’anno è dedicata al mondo dello sport l’iniziativa promossa dal Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, con l’Assessorato alla Cultura del Comune e la Biblioteca Lazzerini, in occasione del Giorno della Memoria 2014.
Giovedì 30 gennaio alle 17.30 nella Sala Conferenze della Lazzerini si svolgerà, infatti, l’incontro “Sport e memoria: atleti sotto il nazifascismo tra persecuzione e deportazione”. L’appuntamento prevede in particolare la proiezione del film, promosso dalla Regione Toscana, “Storie di sport al tempo delle leggi razziali e del nazismo” a cura di Massimo Sandrelli, e l’esposizione della mostra fotografica “Campioni nella memoria: storie di atleti deportati nei campi di concentramento”, a cura di Barbara Trevisan.
Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura Anna Beltrame e del Presidente della Fondazione Museo della Deportazione Marco Romagnoli, l’iniziativa – coordinata da Andrea Mazzoni, consigliere della Fondazione Museo della Deportazione – prevede gli interventi di Ugo Caffaz, consigliere della Regione Toscana per il Giorno della Memoria; Massimo Cervelli, della Regione Toscana; Barbara Trevisan, docente di scienze motorie e curatrice della mostra fotografica allestita al piano terra della biblioteca; Andrea Trapani, giornalista e coautore del filmato. Sarà presente anche Franco Castellani, figlio di Carlo, calciatore dell’Empoli deportato e morto nel lager di Gusen, al cui nome è intitolato lo stadio empolese.
Se la mostra fotografica “Campioni nella memoria” è una toccante ricostruzione per immagini di oltre quaranta vicende biografiche di atleti perseguitati e deportati nei lager, il video-racconto “Storie di sport al tempo delle leggi razziali e del nazismo” è un percorso che, attraverso testimonianze e ricordi, narra le storie di sei personaggi del mondo dello sport i quali, durante quegli anni terribili, furono costretti a interrompere la propria carriera o a finire i propri giorni in un campo di concentramento.
In particolare, si tratta delle vicende del giornalista sportivo ebreo triestino Massimo Della Pergola, redattore della Gazzetta dello Sport, internato in un campo di lavoro in Svizzera dove ideò il Totocalcio; di Raffaele Jaffe, professore e fondatore del Casale Calcio, morto ad Auschwitz; del fuoriclasse austriaco Matthias Sindelar, centravanti della nazionale austriaca oppositore del nazismo; del pugile ferrarese Primo Lampronti, colpito dalle leggi razziali; del pugile romano Leone Efrati, sfidante al titolo mondiale dei pesi mosca e morto ad Auschwitz Birkenau. L’ultima vicenda riguarda invece la figura di Lando Ferretti, che sotto il fascismo fu Presidente del CONI e poi capo ufficio stampa di Mussolini, espulso nel ’39 per la sua contrarietà alle leggi razziali e all’alleanza con la Germania hitleriana.
L’incontro permetterà di approfondire queste ed altre storie di atleti e sportivi, finiti anch’essi, come altri milioni di esseri umani, nell’infernale follia del nazismo.
Per informazioni:
Tel. 0574.461655
info@museodelladeportazione.it
www.bibliotecalazzerini.it
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