Baldi e Amerini: «Perché un pistoiese alla guida della task force pratese?»
In seguito alla nomina dell'ex sindaco di Pistoia Renzo Berti alla guida del nucleo ispettivo regionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro di Prato e dell'area metropolitana, il capogruppo consiliare di Pdl-Forza Italia Roberto Baldi e il presidente del Consiglio comunale Andrea Amerini intervengono ritenendo che sarebbe stata più appropriata la nomina di un coordinatore pratese per la conoscenza diretta e più approfondita del problema delle fabbriche-dormitorio nella nostra città:
«Dacci oggi il nostro Rossi quotidiano è il Paternoster della Regione Toscana - scrivono Baldi ed Amerini - Una ne fa, cento ne pensa l’ineffabile presidente della Regione Rossi: via libera alla task force di 50 ispettori nel piano straordinario per Prato. Ne ha la facoltà? Evidentemente sì, anche se razionalmente dovrebbe essere il livello nazionale a distribuire risorse e persone per un equilibrio rispondente all’intero territorio pratese, dove sono convenuti autorevoli personaggi dei vari ministeri, in maniera da affrontare il problema dalla radice con interventi di natura non numerica ma qualitativa. Tant’è: meglio avere un uccello in mano che un tacchino a giro per l’aia, diceva nostra nonna. Ma il dato più sorprendente è quello di una guida degli ispettori affidata all’ex sindaco di Pistoia Berti, in nome di indubbie qualificazioni (è anche medico igienista) ma con una conoscenza delle nostre problematiche certamente inferiore a quella che potrebbe avere un qualunque esperto pratese della lavorazione locale. Distorsione per distorsione: perché non mandare un pratese a sorvegliare sulla crisi dei vivai pistoiesi? L’ex sindaco Berti ha l’onestà di ammettere di non conoscere ancora i dettagli del piano. Stia tranquillo: non li conosce probabilmente nemmeno Rossi, che ha alzate d’ingegno inattese e perentorie come il trasferimento del 118 pratese a Firenze, sospeso inopinatamente in queste ore per la sollevazione del volontariato fiorentino non preparato ancora per loro stessa ammissione a questa soluzione, simile all’alzata d’ingegno che lo stesso Rossi propinò quando propose di affidare il collegamento fra il distretto parallelo e il distretto tessile autoctono a tutor neolaureati e via di seguito con facezie similari. C’è ancora molto spazio da qui alle elezioni regionali, ma il tempo della ricreazione con invenzioni ingegnose e improduttive è ormai finito. Rossi dimostri di avere davvero a cuore la nostra città e la nostra provincia, cosa di cui dubitano molti dei suoi stessi elettori pratesi».
cb
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