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Comune di Prato

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07/02/2014 17:44
Mondanelli Salute La dichiarazione dell'assessore alla Salute Dante Mondanelli

Mondanelli, sul nostro 118 interventi tardivi

L'assessore Mondanelli: "Qualcuno ha "scoperto" solo adesso quello che noi affermiamo dal 2011 e cioè che vi è un'ottima professionalità ed esperienza ma una sede inadeguata per spazi e tecnologia"

In merito al dibattito relativo al 118, l'assessore alla Salute Dante Mondanelli, dichiara quanto segue:

"Vedo che molti si stanno interessando solo adesso alla problematica della nostra centrale 118. Qualcuno ha "scoperto" solo ora quello che noi affermiamo dal 2011 e cioè che vi è un'ottima professionalità ed esperienza ma una sede inadeguata per spazi e tecnologia. In un momento così caotico relativo a decisioni sul "dove" trasferire la centrale di Prato mi sento di ribadire solo tre concetti.

Il primo è che non siamo mai stati coinvolti nei processi decisionali ne come Comune ne come Società della Salute e siamo interessati soltanto alla sicurezza dei nostri cittadini e alla valorizzazione dei nostri professionisti.

Il secondo è che si sarebbe potuto tranquillamente accogliere per tempo la nostra richiesta di mettere a norma la centrale di Prato (stima del costo 250 mila euro),  facilmente dislocabile in un’ altra sede,  diversa dall'attuale con un  costo largamente inferiore a quelli di trasferimento.

Il terzo è che, se era accettabile, nell'ambito di una ridistribuzione a sole tre centrali regionali l'adesione anche di Prato (che non ha fatto assolutamente gesta di protesta fuori dalle righe, ma ha invece richiesto soltanto di essere coinvolta nei processi decisionali) al processo di riorganizzazione, questo diventa molto meno accettabile dal momento che si passa temporaneamente a sei centrali, e che non abbiamo potuto contrattare a quale altra funzione di area vasta Prato poteva concorrere.

A questo punto, dopo aver richiesto che le associazioni di volontariato e i medici in servizio fossero ascoltati, ci pare inopportuno qualsiasi elemento che aggiunga ancora confusione ed incertezza, e accetteremo le decisioni regionali e aziendali non senza rammarico, perché siamo ancora convinti che visto lo spostamento al 2016 dell'assetto definitivo la soluzione più giusta e meno costosa sarebbe stata adeguare la nostra centrale.

Concludo osservando che la questione non è assolutamente di tipo tecnico ma tutta politica e tutta all’interno del Pd, essendo coinvolti nelle decisioni sindaci ed istituzioni di centro sinistra. Non vorrei assistere ad un ulteriore asservimento a Firenze”.

171/14

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