Cementificazione, l'intervento del consigliere Vittorio Lana
In merito al dibattito relativo alla cementificazione in città, il consigliere del gruppo Pdl- Forza Italia Vittorio Lana, dichiara aqunto segue:
“Non essendo pratese di schiatta, non mi appassiona affatto la contrapposizione personale tra il sindaco Cenni e lo sfidante Biffoni anche perché non sono così presuntuoso da dar suggerimenti ai nativi che i due competitors li han visti crescere dentro le mura.
Ciò che invece vedo e tocco con mano è la realtà di una città direi odiata, essendo stata vilipesa da una cementificazione selvaggia, esterna alle mura, sin giù verso la Piana, da inorridire e mai osservata lungo la Penisola, isole comprese.
Il giovane sfidante del partito unico, responsabile di tanto scempio cinquantennale, si presenta con un roboante quanto incredibile programma di sviluppo a consumo zero di suolo; di parco delle mura; di visione di grande città europea e di un secco no all'allungamento della pista di Peretola per 2,4 chilometri (saranno 2,8) verso Prato.
Con molta franchezza e aldilà della buona fede di Biffoni, colpisce di più l’assordante suo silenzio e quello del PD pratese sulla "vera ciccia" del territorio: quei 28 ettari di terreno ex Banci sull'asse A/11, sui quali la nomenclatura regionale spera di poter avere, a breve, carta bianca come l'ebbe per Castello, i Gigli e Parco Prato.
E’ pur vero che la giunta Cenni gli ha sfilato, con grandissimo disappunto, Pratilia il cui progetto Esselunga, il PD aveva tenuto a bagnomaria per 10 anni, ma la vera polpa da saccheggiare è salva e ciò che più conta è sempre nelle sicure mani del patrimonio della società di servizi Consiag spa, la quale si sarebbe dovuta occupare di tutto fuorché del settore immobiliare. E su questo punto Biffoni, prima o poi, sarà chiamato a battere un colpo se vuol essere ancora della partita o meno.
Ma si sa, quando il potere dilaga per oltre mezzo secolo, diventa prepotere, sempre ed ovunque.
Quanto alla reclamata indipendenza dello sfidante ed al suo secco no a Rossi sull’allungamento della pista di Peretola, spero non si voglia insistere più di tanto, se non altro per un minimo di rispetto dell’altrui capacità di comprensione già dall’avvio della campagna elettorale.
Il candidato PD sta solo implorando Rossi di non rovinargli la corsa e di rimandare al dopo elezioni l’approvazione della delibera di variante al Pit per il nuovo scalo aerei medio raggio. Bisognerà vedere se gli azionisti fiorentini di maggioranza ed il fondo F2i di Vito Gamberale avranno la pazienza di aspettare.
Con queste premesse non sarebbe meglio essere realisti: la città metropolitana targata PD risulta caratterizzata da una visione autoritaria ed elitaria di Firenze al centro e da una periferia satellitare indistinta in cui riversare il traffico aereo in aggiunta agli immensi problemi irrisolti degli insediamenti industriali e dei futuri columbarium per immigrati asiatici”.
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