Un nuovo regolamento edilizio per aiutare il rilancio dell'edilizia e la ripresa economica
Approderà in Consiglio comunale giovedì prossimo 27 febbraio per la discussione il nuovo Regolamento edilizio del Comune, improntato al rilancio dell'edilizia e delle attività economiche. Dopo l'approvazione del Piano strutturale, ecco il secondo importante strumento urbanistico realizzato dall'Amministrazione comunale con l'obiettivo di dare una spinta alla ripresa dell'edilizia attraverso la semplificazione, lo snellimento amministrativo e tutta una serie di riduzioni sugli oneri finanziari e di costruzione e di incentivi per le attività produttive e le famiglie che si tradurrebbe in circa 2 milioni di introiti in meno per le casse comunali, rispetto alle tariffe finora vigenti, che il Comune ha invece deciso di investire sul territorio. Una manovra insomma per dare nuova linfa ad un settore di traino che attualmente è in forte crisi.
Il nuovo strumento è stato presentato stamattina dall'assessore all'Urbanistica Gianni Cenni, dal presidente della Commissione consiliare 4 Ambiente e Territorio Emanuele Berselli, dal responsabile del Servizio Edilizia Riccardo Pecorario e dai tecnici degli Uffici comunali che hanno elaborato il testo normativo, frutto del lavoro di mesi compiuto a stretto contatto e a ritmi serrati con la Commissione consiliare: «E' il secondo importante strumento di programmazione e governo del territorio che viene emanato da questa giunta, segno della grande efficienza degli uffici comunali e anche della capacità di indirizzo degli organi politici che hanno guidato queste scelte - afferma l'assessore Gianni Cenni - Siamo inoltre i primi in Toscana a recepire le indicazioni dell'Anci regionale sull'uniformità dei termini tecnici, un elemento molto importante per gli addetti ai lavori, che così parleranno "la stessa lingua" e definizioni e parametri non cambieranno ad esempio tra Prato, Montemurlo e Poggio a Caiano». Molte le novità introdotte nel Regolamento, sia per agevolare il lavoro dei tecnici snellendo le procedure, sia per incentivare gli interventi. A cominciare da una procedura guidata per la redazione e l'invio on line tramite Posta elettronica certificata delle Segnalazioni Certificate di inizio attività (SCIA, l'ex DIA) e il recupero dei sottotetti per farne dei volumi abitabili a tutti gli effetti: per incentivare l’applicazione delle normativa esistente, finora scarsamente applicata, gli oneri da versare si limiteranno al 40% dell'intervento, cioè meno della metà. Così ad esempio chi ha il problema del figlio che si sposa e che non può permettersi di acquistare o affittare una nuova casa potrà realizzare nel sottotetto altri locali abitabili, avendo in prospettiva anche la possibilità di avere i familiari vicino quando gli anziani non sono più autosufficienti. Inoltre verranno aumentati in generale gli incentivi economici e di carattere edilizio che arrivano fino alla riduzione del 70% degli oneri relativi all’urbanizzazione secondaria, che si può sommare ad un aumento del 5% di bonus volumetrico e che viene raddoppiato al 10% per le attività d’impresa. Le tariffe su ristrutturazioni edilizie, sostituzioni e ampliamenti saranno abbattute del 20%. Sul fronte del risparmio energetico e della qualità ambientale, in caso di progetti che assicurino una copertura del fabbisogno energetico superiore al 30% attraverso fonti di energia rinnovabile il bonus della superficie o del volume è stato elevato fino al 5%. Lo stesso premio volumetrico del 5% può essere applicato all ’ampliamento di edifici esistenti per la qualità dell’intervento in termini di risparmio energetico. Le fideiussioni a garanzia sono state ridotte dall’1,30 all’1,10 dell’importo delle opere e c i sarà poi la possibilità di rateizzazione gli oneri: «In un momento di difficoltà economica e di contrazione come quello attuale è importante agire con lungimiranza e mettere in campo strumenti che servono non solo per il presente, ma anche per il futuro - aggiunge il presidente Berselli - Abbiamo appunto lavorato in prospettiva per dotare il nuovo Regolamento edilizio di strumenti urbanistici all'avanguardia ed efficienti che sapranno assecondare la ripresa del settore e del lavoro nel momento in cui avverrà. Non ci faremo insomma trovare impreparati».
Il Regolamento edilizio recepisce anche alcune buone pratiche che il Comune di Prato aveva già avviato per snellire le procedure burocratiche: con ottimi risultati era già partita infatti la sperimentazione della pre-istruttoria delle pratiche edilizie, in cui in sostanza un front office specializzato del Comune fa risparmiare tempo e soldi ai cittadini ponendosi al loro fianco per dare una prima valutazione degli interventi proposti, in modo da evitare fraintendimenti delle normative o eventuali lacune che possono essere colmate. L'attività ha suscitato un ampio interesse da parte di altri Comuni che vorrebbero adottare lo stesso sistema. Sempre con l'obiettivo della semplificazione, il Comune offre già l'attività di “permission management”, volta alla gestione del coordinamento dei complessi problemi tecnici connessi al permesso edilizio, interni ed esterni al Comune: Urbanizzazione, Ambiente, Mobilità, Patrimonio, ASL, Vigili del Fuoco, Sovrintendenza, Arpat e altri. Il fine è facilitare la convergenza dei diversi aspetti verso un risultato unitario, in tempi quanto più ridotti e certi, suggerendo soluzioni capaci di mediare le posizioni. Da anni inoltre il Comune si è dotato di uno Sportello Unico per l’Edilizia e le Attività Produttive, unico referente e unico interlocutore per le imprese, i professionisti e tutti i cittadini nei confronti degli Enti esterni (Asl – Vigili del Fuoco- Soprintendenza – Provincia). Già dal 2012 attraverso il sito web del Comune e dello Sportello Unico è possibile per cittadini ed aziende trasmettere on line vari atti, tra cui la dichiarazione di conformità degli impianti e le attività di edilizia libera come manutenzioni straordinarie ed ordinarie.
cb
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