Sottopasso di via Ciulli, l'intervento del consigliere Vittorio Lana
A seguito dell'innalzamento della falda acquifera in città il consigliere del gruppo Pdl - Forza Italia Vittorio Lana dichiara quanto segue:
"Dal giorno stesso della tragedia del sottopasso di via Ciulli mi recai sul posto e iniziai le mie lunghe passeggiate da Galceti e Calvana verso la piana, carte topografiche storiche alla mano e non ci misi molto a capire cosa stesse succedendo, quale delegato del Comune nel Consorzio Ombrone-Bisenzio. Lanciai l'allarme in Consiglio comunale e sui media. I collettori delle acque meteoriche sovrabbondanti erano stati eliminati dalla cementificazione selvaggia degli ultimi decenni, a partire dal Vella, il più importante di questi: un canale artificiale Etrusco senza sponde, con un alveo di 5 metri, profondo 3, con tre affluenti dalle colline, che da Figline raggiungeva l'area dei laghetti sotto S.Lucia, scendeva verso la Chiesanuova e traversando ancora la piana verso Montemurlo, scendeva verso Narnali e Galciana ove raccoglieva l'omonimo Canale confluendo nel Bardena, quindi nell'Ombrone.
Quel corso d'acqua raccoglieva una miriade di canali minori di scolo curati dai contadini per rassodare il terreno. Il Vella e' stato tombato sin da Figline, salvo un tratto di 200 metri prima di Narnali. E sorte analoga toccò a tutte le gore del territorio. Di conseguenza, senza i prelievi delle centinaia di industrie tessili, ridotti al lumicino e con l'assorbimento di tutte le acque meteoriche, il territorio della Piana è diventato un'immensa spugna colma d'acqua. Non per tediarvi, ma per dirvi qual'e la causa principale di innalzamento della falda e di rottura dei delicati precedenti equilibri idrici. Un crimine impunito. L'ho scritto e lo ripeto: nemmeno Brenno e gli Spagnoli osarono tanto".
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