"Stop ai furbetti", recuperati 102mila euro ad alcuni migranti evasori della TIA con controlli incrociati’’
Nel 2013 il Comune di Prato ha recuperato 102mila euro dai controlli incrociati sul corretto pagamento della TIA-TARES (Tariffa Igiene Ambientale), svolti dal Servizio Immigrazione durante la procedura di rilascio del certificato di idoneità alloggiativa.
“Tale recupero - afferma l'assessore Giorgio Silli - è stato possibile grazie alla dotazione informatica, alla professionalità dei nostri dipendenti e collaboratori e dalla sinergia tra Comune e ASM. Il recupero di risorse che ogni anno gli uffici consentono, con il loro operato, dimostra l’importanza di far dialogare tra loro le banche dati della Pubblica amministrazione e sottolinea l’impegno del Comune di Prato verso controlli efficaci, per garantire che la contribuzione alla cosa pubblica sia davvero di tutti”.
L’ufficio immigrazione rilascia un documento necessario per i ricongiungimenti familiari o alcune pratiche di soggiorno per i migranti. La richiesta è presentata dai cittadini migranti o dai proprietari che hanno dato loro l’abitazione in locazione o comodato. Durante l’istruttoria, vengono verificati i dati dichiarati incrociandoli con le altre banche dati del Comune e intervenire su eventuali errori (come spesso accade per i dati anagrafici o della toponomastica) ma anche per capire se quell’alloggio (e proprietario o locatario) sono in regola con i pagamenti TIA. Spesso l’ufficio si trova a dover dare lunghe spiegazioni, per far capire il tipo di tariffa e il perché del pagamento all’utente straniero, che dice di non aver pagato perché non a conoscenza di questo tipo di tassa.
In questi casi, il cittadino viene informato di quanto deve all’Amministrazione e gli viene fatto compilare contestualmente il modulo per regolarizzazione la sua posizione, pagando poi il dovuto all’ufficio ASM.
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