"Parola d'ordine: semplificazione": meno burocrazia e procedure pių celeri per agevolare le imprese e i cittadini
Le batterie del termometro di un macchinario tessile si sono scaricate e vanno sostituite? Prima è necessario inviare cinque raccomandate diverse a Inps, Inail, Vigili del Fuoco, Comune e Provincia. Le lamette utilizzate dai barbieri per radere? Sono rifiuti speciali equiparati a quelli ospedalieri ed è necessario tenere un registro di quelle gettate e smaltirle con le stesse procedure speciali. Sono solo due esempi di burocrazia riportati oggi dalle imprese nel convegno sulla semplificazione amministrativa e normativa, "Parola d'ordine: semplificazione", promosso dagli assessorati all'Innovazione e Formazione, allo Sviluppo economico e all'Urbanistica in collaborazione con il Polo universitario (PIN), Anci Toscana, Rete Imprese Italia, Palazzo delle Professioni e Camera di Commercio di Prato.
Il seminario, ospitato nel Salone consiliare, era moderato dal
direttore generale del Comune Michele Pinzuti ed ha visto la
partecipazione anche di Laura Castellani, Responsabile del Settore
infrastrutture e tecnologie per lo sviluppo della società
dell'informazione della Regione Toscana, di Stefano Bargiotti, Ict
manager della Provincia di Prato e di Alessio Marini, Ad di Anci
Innovazione.
Ampio l'interesse suscitato dall'iniziativa, come
testimoniava la folta presenza di dipendenti pubblici e
rappresentanti degli Ordini professionali e del mondo delle
imprese, che tutti i giorni devono interfacciarsi con la Pubblica
Amministrazione e le normative vigenti: «E' basilare formare,
innovare e fare rete per superare i limiti della burocrazia
- ha detto l'assessore all'Innovazione Anna Lisa Nocentini -
Quando si parla di semplificazione ci si rivolge
principalmente alle imprese e agli ordini professionali e noi siamo
pronti a cogliere i suggerimenti che vengono da loro per migliorare
un aspetto così importante per il lavoro». Al
centro dell'attenzione c'era il SUAP (Sportello unico
per le attività produttive), che da alcuni anni è un
fiore all'occhiello dell'Amministrazione proprio per la
semplificazione di molte procedure e lo sfoltimento di
comunicazioni, adempimenti, ecc. attraverso l'uso di internet e
delle nuove tecnologie. Ma non basta, il Comune vuole fare un passo
in più, chiedendo la collaborazione degli altri
enti:«Il Comune sta facendo la sua parte ed è
impegnato su più fronti contro le inutili lungaggini della
burocrazia - hanno affermato gli assessori Roberto Caverni alle
Attività Produttive e Gianni Cenni all'Urbanistica - Ma il
problema è rappresentato comunque da altri enti a cui
ad esempio compete rilasciare dei permessi. La burocrazia spesso
è uno scudo per per mettersi al riparo dalle
responsabilità che derivano dalla miriade di leggi che vanno
osservate e applicate. L'Amministrazione comunale invece ha deciso
di metterci la faccia e di mettersi al fianco di
imprese, professionisti e semplici cittadini per eliminare o
almeno diminuire questi inutili ostacoli e queste perdite di
tempo». La soluzione, secondo il presidente di Palazzo delle
Professioni Massimo Mancini, può essere il trasferimento di
alcune procedure proprie dell'apparato pubblico alla
società civile secondo un principio di sussidiarietà
che ripartirebbe gli obblighi e accorcerebbe i tempi: «Un
ottimo punto di partenza è rappresentato da iniziative
come questa, che fanno prendere coscienza di un
problema difficile da debellare e fanno dialogare tra
loro pubblico e privato per migliorare la situazione, almeno a
livello locale». «La nostra proposta è di
concentrare l'attenzione proprio sul Suap e sul suo ruolo - ha
aggiunto Riccardo Bruschi dell'Unione Industriale pratese - Il
Comune ha il merito di aver creato un servizio molto valido ed
innovativo, ma si potrebbe potenziarlo mettendolo in comunicazione
con gli altri enti e facendone un centro unico di riferimento
ad esempio per le dichiarazioni delle aziende: anzichè
inviare cinque raccomandate ad altrettanti enti per dichiarare o
chiedere la stessa cosa basterebbe farlo una sola volta.
Con le difficoltà che oggi ha un'impresa la burocrazia
rappresenta un grave problema, scoraggia gli investimenti e il
lavoro. Per combatterla è altrettanto importante
però che ci sia un cambiamento di mentalità da
parte di tutti per non cercare di aggirare le norme: ci vuole
quindi certezza della pena, perchè altrimenti chi fa le cose
in regola è danneggiato da chi fa il furbo».«Le
cose poi si complicano per chi è un piccolo o un medio
imprenditore e non ha alle spalle un'azienda più
strutturata - ha concluso infine Mauro Lassi, presidente di Rete
Imprese Italia - La burocrazia è un freno per l'economia
quindi ogni iniziativa tesa alla semplificazione non solo ci vede
d'accordo, ma anche disponibili a collaborare a tutti i livelli per
studiare dei percorsi che ad esempio tengano presenti le
problematiche di ogni categoria. Nel caso delle lamette dei
barbieri si potrebbe ipotizzare una semplificazione nelle procedure
di raccolta e smaltimento, perchè chiaramente un piccolo
esercente ha più difficoltà di un
ospedale».
cb
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