salta la barra


Comune di Prato

 indietro
17/03/2014 16:12
Lana Dichiarazioni Lana: " Dopo il battage mediatico che č seguito alla tragedia del 1° dicembre a vita di tutti i giorni e di tutte le notti ha ripreso a scorrere con ritmi ancora pių intensi nella Chinatown nostrana"

Distretto parallelo, l'intervento del consigliere Vittorio Lana

In merito alla situazione del distretto parallelo, il consigliere del gruppo Pdl Vittorio Lana dichiara quanto segue:

“Dopo il battage mediatico su quegli sfortunati cittadini cinesi arsi vivi nel Macrolotto industriale, con l'intermezzo dei riflettori accesi sul Quirinale per il Sindaco Cenni e gli altri rappresentanti Istituzionali ricevuti dal Presidente Napolitano, la vita di tutti i giorni e di tutte le notti ha ripreso a scorrere con ritmi ancora più intensi nella Chinatown nostrana.                

Dopo i momenti di autentica partecipazione per l'immane tragedia, ad una più attenta e cinica osservazione, verrebbe anzi da dire che l'unico reale intermezzo è stato il Capodanno cinese di metà febbraio, segnato dall'Anno del Cavallo. Ai più attenti osservatori non è sfuggito certamente l'incredibile nuovo flusso diuturno di Tir di questi giorni, sotteso al consolidamento della piattaforma logistica e distributiva del tessile Made in China. Tanto lontane appaiono le schermaglie politiche sul numero dei clandestini e sul modo migliore per affrontare le criticità di un pezzo di filiera del tessile - abbigliamento informati, come sono, agli usi e costumi della madrepatria asiatica, del tutto incompatibili con i rapporti di lavoro occidentali. 

Ancor prima del mancato rispetto di norme di sicurezza, di lavoro nero e sfruttamento schiavista di clandestini, evasioni fiscali e contributive, pagamenti per contanti, irregolari rimesse valutarie all'estero tramite money transfer, esiste un problema culturale e di organizzazione del lavoro che solo alcuni esponenti di associazioni italo-cinesi sembrano interessati per ora ad affrontare. E non è poco. Tuttavia, molti immigrati, da decenni in Italia, non sono minimamente interessati nemmeno alla cittadinanza ius soli, tant'è che mandano i figli a studiare in Cina, figurarsi.

Ma son maturi i tempi per una scelta di campo: gli operatori economici cinesi più illuminati devono dimostrare di essere interessati a costituire, sia attraverso oculati acquisti dalla filiera storica che in joint venture, quel polo europeo del pronto moda, da molti evocato, andando finalmente a completare la filiera del tessile-abbigliamento in questa che è e vuol restare, la capitale continentale del settore. Anche l'Unione Industriali, le Associazioni di categoria e dei Macrolotti, se ci sono, battano un colpo e facciano la loro parte. 

L'invito del sindaco Cenni e di alcuni esponenti politici di vario segno è stato esplicito. Fermo restando lo standard di controlli sul territorio, sinora portato avanti, che non potrà essere messo in discussione ed è prevedibile che continui ad essere integrato dai più approfonditi livelli cognitivi dei fenomeni osservati, di competenza delle Istituzioni governative. Non ci sono più alibi, per nessuno”. 

400/14

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina