"Incomprensibile votare contro alla realizzazione del condominio per padri separati a Cafaggio"
Questa mattina durante la seduta della commissione 4 non è passato un provvedimento relativo alla realizzazione di un condominio solidale per padri separati in via Leopardi nella zona di Cafaggio. Nella fattispecie si sarebbe trattato di cinque appartamenti da 45 mq ciascuno, con annessa area giochi e cucina comune per la socializzazione. La Regione, tramite un bando del 2012 vinto dal Comune di Prato, aveva stanziato 800mila euro per la realizzazione del progetto.
“E’ paradossale – afferma il sindaco Roberto Cenni – che un provvedimento teso a rispondere alle esigenze delle coppie separate, in particolare dei padri che non possono permettersi di pagare due affitti e che talvolta devono persino dormire in auto, non trovi l'approvazione all'unanimità della commissione. Un provvedimento sollecitato anche dal presidente del Tribunale. Voglio pensare che la bocciatura sia frutto di un errore o di una valutazione sbagliata di chi ha votato contro e non una scelta da attribuirsi a propaganda elettorale. Siamo infatti di fronte ad un provvedimento del Comune, basato su un bando regionale vinto e destinato ad un terreno che risultava edificatorio già nel precedente piano Secchi. Adesso riporteremo il progetto all’attenzione del consiglio comunale e auspichiamo un’analisi più attenta e più saggia di questa opportunità per la città, che sarebbe un delitto buttare via così”.
Da parte sua l’assessore alla Politiche sociali, Dante Mondanelli, aggiunge: “Chiunque abbia votato contro ha fatto un danno a Prato. Siamo di fronte infatti a un progetto valido, finanziato con soldi della Regione grazie a un bando che abbiamo vinto, per realizzare una sorta di condominio solidale. Sono fortemente stupito e spero si sia trattata solo di un’incomprensione, perché non c’è nessuna ragione di buon senso per votare no ad un provvedimento del genere. Spero infine non si sia trattato di un voto contrario per ragioni elettoralistiche”.
L'assessore all'Urbanistica, Gianni Cenni, conclude: "Alla luce anche di precedenti provvedimenti analoghi nell'ambito dell'edilizia sociale, accolti favorevolmente dalla commissione, il voto di stamani può essere frutto di incomprensioni tecniche o di strumentalizzazioni da campagna elettorale da parte di qualche formazione politica che si vuole smarcare".
mc
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