20/03/2014 10:23
Cultura
Dal 12 aprile il nuovo allestimento dei capolavori del Museo: grande attesa in cittą
Pretorio, ecco il nuovo piano terra
Un viaggio nella storia di Prato e del Palazzo. E lo spazio per le mostre temporanee
Grande attesa in città per la completa riapertura di Palazzo
Pretorio, con il nuovo allestimento della collezione del Museo,
prevista il 12 aprile. Ad accompagnare il conto alla rovescia, ecco
qualche informazione in più su come sarà, a
cominciare dal piano terra: sarà dedicato
all’accoglienza e ai servizi di sussidio alla visita, come
guardaroba e bookshop, e offrirà ai visitatori un primo
sguardo sulla città e la sua storia.
Nella prima sala subito dopo la biglietteria, si farà la conoscenza di Palazzo Pretorio, il monumento simbolo dell'identità cittadina. La seconda sala ospiterà una grande linea del tempo con le date più significative della storia di Prato, dall’insediamento etrusco di Gonfienti fino alla riapertura di Palazzo Pretorio. Nello stesso spazio saranno esposte opere e oggetti che raccontano simbolicamente la storia della città e preparano alla visita delle sezioni successive. Tra questi, ci saranno il Forziere ligneo con gli emblemi della Repubblica e del popolo fiorentino, di Prato e dei suoi quartieri; il bellissimo Scudo di Zanobi Poggini con i sette stemmi delle maggiori istituzioni assistenziali cittadine, intorno a quelli di Cosimo I de’ Medici e della moglie Eleonora di Toledo; la Mazza del Gonfaloniere, impugnata dal Mazziere della Comunità pratese durante le cerimonie pubbliche, ornata dagli stemmi del Comune di Prato e della casata dei Medici. Saranno esposti anche la Toga del Gonfaloniere e i Lucchi dei Priori, a testimonianza del valore simbolico attribuito a questi abiti da indossare in cerimonie ufficiali.
"Il privilegio di diventare Città concesso a Prato nel 1653 dal granduca Ferdinando II de’ Medici - dice l'assessore alla cultura Anna Beltrame - sarà ricordato dalla Visione di san Filippo Neri dipinta da Orazio Fidani, in cui una spettacolare processione in piazza Duomo documenta l’arrivo in città del primo vescovo". Accanto a questa tela, sarà esposta la Veduta di piazza Duomo, sempre del XVII secolo, riferibile ad un autore vicino allo Stradano.
Due grandi sale con volte a crociera saranno destinate alle mostre temporanee, che da settembre saranno collegate al piano terreno dell'adiacente Monte dei Pegni, in corso di ristrutturazione. In questo modo il complesso di Palazzo Pretorio sarà dotato di un'ulteriore superficie espositiva per le temporanee di circa 210 metri quadri.
Nella prima sala subito dopo la biglietteria, si farà la conoscenza di Palazzo Pretorio, il monumento simbolo dell'identità cittadina. La seconda sala ospiterà una grande linea del tempo con le date più significative della storia di Prato, dall’insediamento etrusco di Gonfienti fino alla riapertura di Palazzo Pretorio. Nello stesso spazio saranno esposte opere e oggetti che raccontano simbolicamente la storia della città e preparano alla visita delle sezioni successive. Tra questi, ci saranno il Forziere ligneo con gli emblemi della Repubblica e del popolo fiorentino, di Prato e dei suoi quartieri; il bellissimo Scudo di Zanobi Poggini con i sette stemmi delle maggiori istituzioni assistenziali cittadine, intorno a quelli di Cosimo I de’ Medici e della moglie Eleonora di Toledo; la Mazza del Gonfaloniere, impugnata dal Mazziere della Comunità pratese durante le cerimonie pubbliche, ornata dagli stemmi del Comune di Prato e della casata dei Medici. Saranno esposti anche la Toga del Gonfaloniere e i Lucchi dei Priori, a testimonianza del valore simbolico attribuito a questi abiti da indossare in cerimonie ufficiali.
"Il privilegio di diventare Città concesso a Prato nel 1653 dal granduca Ferdinando II de’ Medici - dice l'assessore alla cultura Anna Beltrame - sarà ricordato dalla Visione di san Filippo Neri dipinta da Orazio Fidani, in cui una spettacolare processione in piazza Duomo documenta l’arrivo in città del primo vescovo". Accanto a questa tela, sarà esposta la Veduta di piazza Duomo, sempre del XVII secolo, riferibile ad un autore vicino allo Stradano.
Due grandi sale con volte a crociera saranno destinate alle mostre temporanee, che da settembre saranno collegate al piano terreno dell'adiacente Monte dei Pegni, in corso di ristrutturazione. In questo modo il complesso di Palazzo Pretorio sarà dotato di un'ulteriore superficie espositiva per le temporanee di circa 210 metri quadri.
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