Sos Fattoria medicea: una mostra su un bene unico al mondo da salvare
Il Comune di Prato lancia "l's.o.s. Fattoria medicea di Lorenzo il Magnifico" alla Regione e al Ministero dei Beni Culturali per salvare un bene di valore inestimabile: l'edificio quattrocentesco sarà battuto all'asta tra maggio e giugno per 6 milioni di euro, l'ultimo atto di un percorso travagliato che ha visto passare le Cascine di Lorenzo di mano in mano da un privato ad un altro, fino al sequestro nel 2008 da parte della Procura della Repubblica sul bene, su cui era in corso la trasformazione in polo alberghiero, turistico e residenziale, e il fallimento dell'impresa. L'asta è un appuntamento da non mancare per il Comune, che non può partecipare direttamente all'incanto perchè per effetto della spending review i Comuni non possono acquistare nuovi beni da annettere al proprio patrimonio immobiliare. Per questo chiama in causa Regione e Stato e per dimostrare la bontà dell'investimento e le sue enormi potenzialità come futuro centro delle eccellenze agroalimentari toscane e polo scientifico di ricerca sull'alimentazione gestito insieme all'Università di Firenze: si aprirà domani sabato 22 marzo allo spazio Valentini di via Ricasoli la mostra "Un progetto per salvare la Fattoria Medicea", che raccoglierà i 9 progetti realizzati dai 43 studenti del Laboratorio di Restauro della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze, diretto dal prof. Giuseppe Centauro. All'inaugurazione, alle 17.30, sarà presente anche la presidente regionale di Italia Nostra Maria Rita Signorini, che ha fatto un appello per salvare le Cascine. L'iniziativa, realizzata in collaborazione dal Dipartimento di restauro, dal Comune di Prato e dall’associazione ARTinPo è stata illustrata stamani in Palazzo comunale da Chiara Zipoli, tutor del progetto, Giampaolo Bonini, dirigente comunale dell'Unità tecnica tematiche ambientali e verde pubblico e Caterina Bruschi, dell'Unità Patrimonio. Nell'esposizione quindi gli elaborati tecnici degli studenti sulle Cascine di Lorenzo il Magnifico, archetipo rinascimentale della ruralità toscana unico al mondo, sulla base delle funzioni pubbliche che il Comune ha individuato nei circa 7.000 mq di superficie utile della Fattoria (tutto il comprensorio arriva a 20mila mq): secondo gli indirizzi comunali l'edificio ospiterebbe un campus universitario, la scuola di formazione agroalimentare, la Banca dei semi, la Casa dell'agricoltura, il Polo scientifico, la vetrina dei prodotti tipici e il Polo del gusto. Tutto questo ad integrazione della coltivazione di grani antichi a scarso contenuto di glutine che il Comune ha già avviato dall'anno scorso per realizzare la bozza pratese dei nostri nonni, in collaborazione con i fornai della città. Insomma una grande opportunità di recupero funzionale per la filiera agroalimentare ed enogastronomica italiana in concomitanza con l’Expò Milano 2015, dedicato proprio al tema della nutrizione nel rispetto della Terra, con notevoli risvolti in ambito economico ed occupazionale. Il Comune "ha messo quindi le mani avanti" con i progetti perchè non vuole farsi trovare impreparato, vista l'imminenza dell'asta, raggiungendo anche il risultato di realizzare studi, rilievi e progetti a costo zero, anzichè affidare costosi incarichi: l'Amministrazione comunale è disposta a farsi carico di parte dei costi di ristrutturazione (sarebbero necessari circa 9 milioni di euro), una volta che le Cascine torneranno di proprietà pubblica, con la possibilità di farne la punta di diamante del Parco agricolo della Piana. Un progetto di respiro internazionale, che ha avrebbe buone probabilità di avere finanziamenti da parte dell'Unione Europea.
Ma il tempo stringe e l'asta pubblica è alle porte.
La mostra sarà aperta fino al 6 aprile, da martedì a venerdì 16.30-19; sabato e domenica anche 10.30-13.
cb
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