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Comune di Prato

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02/05/2014 12:42
Cultura L'approvazione dopo venti anni dall'ultimo ordinamento istitutivo, datato 1994

Fondazione Casa Pia dei Ceppi, presentato il nuovo statuto: ecco le novitą

Obiettivi e funzioni aggiornate, un cambio di denominazione che rimarca il legame con la storia della cittą e poteri rafforzati. Creato un comitato Etico e dei Saggi che supporterą l'attivitą del presidente e del consiglio

Obiettivi e funzioni aggiornate, un cambio di denominazione che rimarca il legame con la storia della città e poteri rafforzati. Sono alcune delle novità inserite all'interno del nuovo statuto della Fondazione Casa Pia dei Ceppi, illustrato questa mattina. Il documento nasce dalla necessità, dopo venti anni dall'ultimo statuto (datato 1994), di rivedere il ruolo e la struttura organizzativa della Fondazione e arriva dopo un anno e mezzo di lavoro e studio sul testo precedente.

La novità più evidente riguarda, appunto, la denominazione. Dal momento del rogito notarile, la Fondazione assumerà infatti il nome di "Fondazione Palazzo Datini Casa Pia dei Ceppi - Onlus", a voler sottolineare l'immagine e il legame fra la Fondazione e la sede storica, Casa Datini.

Tra i punti principali introdotti, anche il maggiore risalto dato alle origini storiche della Casa Pia dei Ceppi, tra le più antiche istituzioni civiche di Prato: una realtà che in passato ha operato sul territorio non solo in termini di beneficenza ma anche di gestione del patrimonio immobiliare, committenza d'arte e lavori pubblici in genere, ambiti di intervento che il nuovo statuto torna a rimarcare e a inserire accanto all'attività principe della Fondazione ovvero l'assistenza alle fasce più deboli della popolazione.

Nell'ottica di ampliare le competenze dell'istituzione cittadina, si è quindi proceduto a una nuova stesura delle finalità e degli scopi della Fondazione che si occuperà, d'ora in avanti e in uguale misura, di attività di tipo sociale, culturale e della valorizzazione del patrimonio storico-artistico del distretto. Ogni iniziativa sarà svolta tenendo conto delle scelte dell'Amministrazione comunale attraverso un rapporto di stretta collaborazione e confronto attivo con i consiglieri, storicamente nominati dal Comune.

Rafforzati poi gli organi dell'istituzione: il consiglio, appunto, e il presidente. Entrambi saranno affiancati da un nuovo gruppo, il comitato Etico e dei Saggi, composto da tutti gli ex consiglieri e presidenti della Fondazione oltre che dal direttore dell'Archivio di Stato di Prato, dal presidente della Fondazione Istituti Internazionali di Studi Economici Datini e da un membro nominato dall'Istituto di Studi Storici Postali. Obiettivo del comitato, dare supporto e continuità all'attività della Fondazione. Col nuovo statuto viene inoltre eliminato il servizio di Tesoreria.

Fra le disposizioni transitorie è stato infine previsto che tutti gli organi in vigore al momento del rogito notarile del nuovo statuto decadano, rimettendo il mandato nelle mani del sindaco di Prato.

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