Doveva scontare sette anni di carcere l’uomo precipitato dopo la fuga dal Comando della Municipale
Doveva scontare una condanna definitiva ad oltre sette anni di carcere l’uomo che giovedì scorso, nel tentativo di sfuggire agli agenti del Comando di Polizia Municipale, in piazza Macelli, era precipitato dal tetto del Centro Giovannini, rimanendo seriamente ferito.
M.G. di anni 32, cittadino rumeno di origine rom, era stato fermato per un normale controllo nella mattinata di giovedì da una pattuglia di motociclisti che, insospettiti dai documenti di identità e di guida esibiti, l’avevano accompagnato al Comando, accertando la falsità di entrambi.
Durante le procedure di rito l’uomo, che non si trovava al momento né in stato di fermo, né di arresto, aveva eluso la sorveglianza degli agenti e, attraverso una finestra, era fuggito su una tettoia sul retro della palazzina, continuando la fuga sulla copertura a volte del Centro Giovannini per poi precipitare al suolo da un’altezza di diversi metri.
Subito soccorso dagli agenti che lo seguivano da terra, l’uomo, rimasto seriamente ferito, era stato trasportato al pronto soccorso di Careggi con l’elisoccorso Pegaso, fatto atterrare nel parcheggio di piazzale Ebensee, e successivamente operato al C.T.O. di Firenze.
Il comportamento del fuggitivo, che dichiarava un’identità rumena risultata falsa, era subito sembrato eccessivo rispetto ai fatti contestati, tanto da indurre la Polizia Municipale a piantonarlo presso l’ospedale, in attesa di un’identificazione certa, raggiunta solo cinque giorni dopo grazie alla collaborazione del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Firenze.
Nel frattempo il Comando, nonostante i tentativi di depistaggio dell’uomo, era comunque riuscito ad acquisire elementi tali da far risalire alla sua vera identità, e ad accertare che risultava colpito da un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica di Varese per una serie di condanne definitive per oltre 7 anni di detenzione.
Nella nottata, concluse le procedure di identificazione definitiva, la Polizia Municipale, dopo cinque giorni di ininterrotta sorveglianza presso il C.T.O. di Firenze, ha quindi consegnato l’uomo alla Polizia Penitenziaria.
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