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Comune di Prato

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19/06/2014 16:42
Faggi Simone Cittadinanza Domani, venerdì 20 giugno, alle 20.30 è previsto un apericana, il cui ricavato è a favore dell’accoglienza richiedenti asilo

Incontro in occasione della "Giornata mondiale del rifugiato"

L'assessore Simone Faggi: "Ognuno è chiamato a fare la propria parte per governare ad ogni livello, una dimensione del fenomeno che non può essere risolta solo a livello locale né nazionale, ma che necessita una presa in carico europea"

Domani, venerdì 20 giugno, ricorre la “Giornata mondiale del rifugiato”. Prato affronterà questo argomento con un incontro aperto ad istituzioni ed operatori al Cinema Terminale alle 21, con l’assessore e Vicesindaco Simone Faggi, esperti e testimoni dell’esodo africano. Alle 20.30 è previsto un apericana, il cui ricavato è a favore dell’accoglienza richiedenti asilo.

"Le istituzioni, le associazioni di volontariato, ogni singolo cittadino è chiamato a riflettere, oggi più che mai, sull’attualità dei principi di accoglienza e non respingimento sanciti dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione di Ginevra - afferma l’assessore alle politiche di Cittadinanza, Simone Faggi -. Ognuno è chiamato a fare la propria parte, per governare ad ogni livello, una dimensione del fenomeno che non può essere risolta solo a livello locale né nazionale, ma che necessita una presa in carico europea e di poter contare su una concreta solidarietà internazionale. Dai centri di accoglienza del Sud Italia, sovraffollati e oramai all’estremo, partono ogni giorno centinaia di richiedenti asilo per essere accolti in tutte le province italiane, molti dei quali poi fuggono verso il nord Europa, per raggiungere conoscenti e familiari, altri restano, sperando di essere inseriti in progetti di accoglienza strutturati, e di poter conquistare, dopo un percorso di inserimento, una relativa autonomia. Ed è qui che le istituzioni locali, le associazioni, gli enti gestori, gli operatori, sono chiamati a dare il loro contributo, e senza i quali l’attuale emergenza, nelle nostre città, sarebbe destinata a rimanere tale molto a lungo.”  

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