Il sindaco Biffoni: “Chiesta l’analisi del bilancio consuntivo all’ufficio studi di Anci”
“Quella che stiamo discutendo oggi è un unicum di
cui nessuno, né tra i colleghi sindaci né tra gli
esperti di Anci, ha memoria, l’approvazione di un bilancio
consuntivo da parte di una giunta diversa da quella che lo ha
fatto. Durante la campagna elettorale, nel corso di una pausa
pubblicitaria in un confronto Tv, l’ex sindaco Roberto Cenni
mi rassicurò sul bilancio appena bocciato dall’allora
maggioranza dicendomi che “i numeri non mentono”.
Proprio per questo ho chiesto all’ufficio studi di Anci di
fare una valutazione dei dati del bilancio consuntivo,
perché non ci siano dubbi”. Lo ha annunciato durante
il suo intervento a conclusione del Consiglio comunale di oggi il
sindaco Matteo Biffoni: “I numeri parlano chiaro, così
come la rendicontazione dei sindaci revisori che l’assessore
Faltoni oggi ha spiegato con una fotografia puntuale della
situazione. Nessuno di noi ha mai parlato di ruberie o furti,
decidiamo pure se usare la parola deficit o altri termini, ma
comunque i fatti parlano chiaro, la situazione del bilancio non
è rassicurante – ha aggiunto Biffoni -. Nessun sindaco
si è mai divertito ad aumentare le tasse e anche in fase di
bilancio preventivo faremo di tutto per risparmiare sulla spesa,
cercare nuove risorse e mantenere il livello di tassazione attuale,
anche se la precedente giunta ha deliberato quanto contenuto della
delibera 99/2014”.
Il sindaco Matteo Biffoni si è poi rivolto alla
maggioranza: “L’approvazione di oggi è un
obbligo nei confronti dei 91mila cittadini che alle urbe ci hanno
mandato qui, tutti noi consiglieri di maggioranza e opposizione,
per avere un nuovo futuro della città. E’ per senso di
responsabilità che la maggioranza di oggi ha una scelta
diversa dalla maggioranza dello scorso 15 maggio che non fu in
grado di approvare questo bilancio. Ringrazio la maggioranza, in
particolare i consiglieri che erano un mese
fa all’opposizione per questo gesto importante, un gesto
di affetto per la città stessa che merita un altro
futuro”.
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