Barberis: “Ho rinunciato a svolgere qualunque attività a Prato con un atto ufficiale subito dopo la nomina ad assessore”
Subito dopo la nomina ad assessore Valerio Barberis si è
attivato per formalizzare la rinuncia a svolgere qualunque
attività come architetto nel territorio del Comune di Prato:
“L’ho ritenuto un atto doveroso e allo stesso tempo
normale, per questo non ho sentito al necessità di darne
notizia, ma subito dopo la mia nomina ad assessore mi sono attivato
per modificare l’atto costitutivo dell’associazione di
architetti di cui faccio parte rinunciando all’esercizio di
attività professionale in materia di edilizia privata e
pubblica nel territorio del Comune di Prato”. Così
l’assessore con delega a Urbanistica, Edilizia e Lavori
Pubblici Valerio Barberis risponde a chi ipotizza possibili
conflitti di interesse con la sua nomina istituzionale: “Ho
deciso di formalizzare questa rinuncia con un atto notarile, datato
19 giugno, e preceduto da consulenze con esperti architetti e
consulenti amministrativisti. Dopo la nomina avvenuta lo scorso 10
giugno, nell’arco di nove giorni, ho concluso l’iter
delle consulenze e firmato l’atto che, per conoscenza, ho
inoltrato sia all’ordine professionale sia al sindaco”.
La rinuncia riguarda qualsiasi attività svolta sia in
forma individuale sia associata e conseguentemente prevede
l’impegno a “non percepire alcun utile o compenso che
rivenisse all’associazione di cui faccio parte per
l’attività svolta da altri soci nel territorio
comunale”. Inoltre l’assessore si è impegnato
anche a rinunciare ad astenersi da qualunque decisione su eventuali
atti che possono riguardare attività dei soci: “Non
voglio rispondere a inutili polemiche, sono una persona operativa
che pensa a lavorare e non ai discorsi. Tutti gli atti formali che
ho presentato non sono stati resi pubblici perché li
ritenevo ovvi e scontati, non certo materia di cui vantarsi. Al
contempo l’opposizione e i cittadini fanno bene a vigilare
sulla serietà del mio operato o di altri assessori,
personalmente ritengo ogni osservazione legittima”.
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