Pericolo tarlo asiatico, stamani il tavolo operativo per contenere la diffusione dell'insetto sul territorio
Si è tenuta questa mattina negli uffici dell'assessorato all'Ambiente, in piazza Mercatale, la riunione operativa per discutere delle strategie da mettere in atto per contenere la diffusione del tarlo asiatico, conosciuto in gergo scientifico col nome di "Anoplophora chinensis" e originario di Paesi quali Cina, Giappone, Corea e Taiwan. E' la prima volta che questo insetto viene riscontrato sul territorio pratese. All'appuntamento hanno preso parte l'assessore all'Ambiente Filippo Alessi, i dirigenti e alcuni rappresentanti dei servizi comunali coinvolti nel percorso, il personale del Servizio Fitosanitario Regionale, alcuni esponenti della Provincia di Prato e del Comune di Montemurlo, il personale del Corpo Forestale dello Stato e Asm Servizi.
L'assemblea è stata convocata a seguito dell'individuazione da parte dei tecnici del Servizio Fitosanitario Regionale di due focolai ravvicinati della specie nell'area pratese. Il primo focolaio, in particolare, è stato rilevato nel giugno di quest'anno in un piccolo parcheggio di proprietà del Comune nella zona di Galciana, su due piante di "Acer negundo" di grosse dimensioni e a poca distanza da case private e giardini pubblici. Il secondo focolaio, invece, è stato scoperto all'interno di un vivaio situato nelle vicinanze, a circa 300 metri dal primo. Come previsto dalle normative fitosanitarie, le piante infestate che sorgevano nel parcheggio sono state tempestivamente abbattute e cippate in frammenti inferiori ai 2 centimetri per eradicare l'organismo nocivo, mentre nel vivaio si è proceduto all'abbattimento, per il momento, di circa 200 piante: gli altri 500 esemplari (per un totale, quindi, di 700 piante) saranno abbattuti entro la prossima settimana.
In contemporanea, è stato avviato dal Servizio Fitosanitario Regionale un monitoraggio intensivo che dal 10 giugno scorso vede coinvolte 12 squadre (composte da almeno 2 ispettori e/o agenti fitosanitari) impegnate nel controllare palmo a palmo le aree verdi comprese nei 2 chilometri di raggio che circondano i focolai. Il monitoraggio, che in questa prima fase interessa soltanto le aree pubbliche e che per adesso non ha portato all'individuazione di nuovi focolai, andrà avanti per tutto il mese di luglio. I controlli saranno ripresi a fine ottobre per verificare su tutte le piante presenti nei 2 chilometri di raggio previsti (compresa la vegetazione collocata nei giardini privati e negli appartamenti) la presenza o meno di danni effettuati dalle specie adulte di tarlo asiatico: in caso di esito positivo, le piante attaccate dovranno essere abbattute immediatamente. In caso contrario, il monitoraggio riprenderà a primavera 2015 e si estenderà fino al 2016, anno in cui sarà possibile capire se l'organismo è stato completamente eradicato oppure no dal territorio.
Il rischio fitosanitario associato al tarlo asiatico è alto. L'insetto è infatti in grado di attaccare e svilupparsi a spese di numerose specie di latifoglie, sia arboree che arbustive, appartenenti a oltre venti famiglie. "Non si tratta di un animale pericoloso per l'uomo - tiene a sottolineare l'assessore all'Ambiente Filippo Alessi - ma molto aggressivo per le piante, tanto da poter creare nel tempo anche problemi di stabilità e portare a crolli della vegetazione. A partire da settembre il Comune, coordinandosi con il Servizio Fitosanitario Regionale, avvierà una campagna di sensibilizzazione per mettere a conoscenza la popolazione della presenza del tarlo asiatico e permettere al personale di fare i dovuti controlli. E' fondamentale ricordare che su questa materia ci sono precise disposizioni europee e regionali a cui dobbiamo attenerci. A ottobre - prosegue Alessi - sono generalmente visibili i segni lasciati dal tarlo asiatico sul tronco delle piante: è un momento importante, quello, per rilevare l'Anoplophora chinensis attraverso ispezioni mirate sul patrimonio verde pubblico e sulle piante dei privati, che dovranno essere valutate. Chiedo quindi ai cittadini un po' di pazienza e la massima collaborazione".
Materiale informativo apposito (libretti illustrativi, locandine, avvisi diretti ai cittadini) sarà predisposto dal Servizio Fitosanitario Regionale e collocato in alcuni luoghi e strutture di aggregazione mentre il Comune lavorerà anche sul fronte della comunicazione diretta agli sportelli negli uffici avvalendosi della collaborazione degli operatori madrelingua per coinvolgere nel percorso l'utenza straniera. A questo proposito sarà inserito a pieno titolo nel progetto di sensibilizzazione anche il Servizio Immigrazione di via Roma.
La comunicazione al Servizio Fitosanitario Regionale della comparsa di esemplari di tarlo asiatico non ancora segnalati costituisce un obbligo di legge (art.8 Decreto Legislativo 214/2005). In caso di avvistamento o per ricevere informazioni i cittadini possono rivolgersi al numero 055-4384076 oppure possono inviare un sms al 338-7507283. Email: fitosanitario-tarloasiatico@regione.toscana.it. Sito web: www.regione.toscana.it.
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