Giochi accessibili ai bambini con disabilità nei parchi cittadini: il via al progetto
Si è tenuta questa mattina in Palazzo Comunale la riunione preliminare che ha dato il via ad un progetto che porterà giochi accessibili anche ai bambini disabili in alcune aree verdi cittadine. All’incontro hanno partecipato l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi, la presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi e il direttore dell’Unità Operativa di neuropsichiatria infantile Marco Armellini.
Si tratta della prima tappa di un percorso all’insegna dell’accessibilità il cui scopo è implementare aree giochi già presenti in città per renderle fruibili anche a bambini con disabilità.
«L’aspetto che più ci preme è quello della condivisione – ha sottolineato l’assessore Alessi – . I giochi saranno accessibili a tutti e potranno essere utilizzati da qualsiasi bambino, a prescindere dalle sue abilità. Ritengo sia un segnale importante di civismo».
«Tutti i bambini hanno diritto a giocare – ha commentato la presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi - . Non si tratta di creare aree esclusive, ma di aggiungere giochi che favoriscano la partecipazione e l’inclusione».
«E’ importante promuovere l’attività motoria all’aria aperta dei bambini: il 15 per cento di loro si muove poco e male – ha spiegato il direttore dell’Unità Operativa di neuropsichiatria infantile Marco Armellini - . E lo è a maggior ragione per coloro che presentano qualche tipo di disabilità, i quali imparano molto e riescono a sviluppare delle potenzialità attraverso il movimento.»
L’area individuata come “pilota” del progetto è quella del Giocagiò di viale Galilei, scelto in quanto è un parco altamente attrezzato e molto frequentato, e quindi adatto alla socializzazione. A questo scopo, è prevista una verifica dei percorsi di accessibilità all’area e della funzionalità dei servizi igienici. Se l’esperienza del Giocagiò sarà positiva, l’intenzione è di estendere l’iniziativa ad altre aree verdi della città.
L’Amministrazione auspica un coinvolgimento delle associazioni cittadine al progetto, affinché abbraccino e sostengano questo percorso di inclusione.
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